I nuovi criteri stabiliti dalla Regione per l’assegnazione dei Cas (i contributi per l’autonoma sistemazione), finalizzati a sostenere l’accesso a soluzioni abitative temporanee da parte dei cittadini sfollati a causa del sisma del 2012, che entreranno in vigore il prossimo 1 luglio, sono oggetto di una interrogazione presentata da Giulia Gibertoni (M5s).
La Regione, spiega la consigliera, “ha deciso di sostituire i CAS con due nuovi strumenti: il Contributo per il canone di locazione (CCL), riconosciuto a coloro che attualmente hanno una sistemazione temporanea onerosa (locazione, albergo, Rsa), e il contributo per il disagio abitativo temporaneo, vale a dire un contributo forfetario per quanti, alla data del sisma non sostenevano oneri per la sistemazione abitativa e attualmente sono temporaneamente sistemati a titolo gratuito”. In base ai nuovi criteri, però, “chi oggi riceve il contributo si troverà a luglio ad avere una cifra minore pur continuando ad abitare nella stessa casa e chi, sistematosi a titolo gratuito, dovesse abbandonare improvvisamente la propria sistemazione, si troverà nell’impossibilità di richiedere in tempi brevi il contributo per la locazione”.
Gibertoni chiede quindi alla Giunta “se non intenda definire diverse modalità di computo del Contributo per il canone di locazione (CCL) che risultino coerenti con i CAS finora previsti e più aderenti al reale costo che i beneficiari devono effettivamente sostenere”.
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(lg)