Governo locale e legalità

SISMA. RICOSTRUZIONE, ASSEMBLEA ER APPROVA ALL’UNANIMITÀ RISOLUZIONE PD, SEL, LN E FDI PER CHIEDERE A GOVERNO DI ALLENTARE VINCOLI PATTO STABILITÀ PER COMUNI

SISMA. RICOSTRUZIONE, ASSEMBLEA ER APPROVA ALL’UNANIMITÀ RISOLUZIONE PD, SEL, LN E FDI PER CHIEDERE A GOVERNO DI ALLENTARE VINCOLI PATTO STABILITÀ PER COMUNI

A quasi tre anni di distanza dal sisma del maggio 2012, i Comuni coinvolti sono impegnati nella fase di ricostruzione degli edifici pubblici colpiti. Sono stati finanziati 947 interventi, per un totale di 562,9 milioni di euro, dei quali: 298 riguardanti opere pubbliche, per importi pari a 157 milioni di euro; 467 interventi riguardanti beni culturali (313 milioni di euro) e 178 riguardanti scuole e università, per 123 milioni di euro. È quanto si legge in una risoluzione bipartisan – sottoscritta da cinque consiglieri del Pd, prima firmataria Marcella Zappaterra e, a seguire, Paolo Calvano, Luciana Serri, Luca Sabattini e Giuseppe Boschini, insieme a Alan Fabbri e Stefano Bargi (Lega nord), Igor Taruffi e Yuri Torri (Sel), e Tommaso Foti (Fdi) – approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa. Il documento chiede l’allentamento dei vincoli del Patto di stabilità per questi Comuni, che rischiano di non poter utilizzare le risorse di cui dispongono per la ricostruzione.

“Buona parte dei fondi necessari per questa indispensabile opera di recupero e ricostruzione”, ha affermato in Aula Marcella Zappaterra (Pd) illustrando la risoluzione, “sono nella effettiva disponibilità dei Comuni anche grazie alle donazioni generosamente elargite dai privati”, ma rischiano di “essere bloccati dal Patto di stabilità per il venire meno delle deroghe a partire dal 2015”. In particolare, poi, “saranno conteggiate all’interno del Patto le entrate provenienti dalle assicurazioni degli immobili danneggiati dal sisma, impedendo di fatto ai Comuni di poter utilizzare immediatamente i premi incamerati”.

La risoluzione, ha affermato, Alan Fabbri (Ln), impegna quindi la Giunta regionale “a sollecitare il Governo sulla necessità di escludere completamente dal Patto di stabilità i pagamenti di opere pubbliche finanziati con i rimborsi assicurativi sugli immobili danneggiati, peraltro per la maggior parte di edilizia scolastica, così come quelli finanziati attraverso le donazioni”. Altra richiesta da presentare all’esecutivo nazionale, sottolinea il consigliere, è quella di “prevedere comunque meccanismi di alleggerimento del Patto di stabilità per i Comuni interessati dal sisma, destinando una parte del cosiddetto tesoretto nazionale a finanziare l’istituzione di zone franche urbane nell’area del sisma”.

(lg)

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