
È Gian Luca Sassi del Movimento 5 stelle a intervenire, in un’interrogazione rivolta alla Giunta, sul problema “qualità dell’aria nel bacino padano”.
I limiti imposti dalle normative comunitarie in materia di inquinamento dell’aria, spiega il consigliere, “ormai da diversi anni e per periodi più o meno lunghi, nel bacino padano sono sistematicamente non rispettati, costringendo i cittadini residenti nelle quattro regioni padane (Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto) a essere esposti, soprattutto nei mesi autunnali e invernali, ad alti livelli di inquinanti presenti nell’aria”.
Nell’atto il pentastellato elenca le diverse azioni che a livello nazionale e regionale sono state annunciate in questi anni per contrastare il fenomeno, ultimo l’accordo di programma, firmato a giugno dal ministero dell’Ambiente e da Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto, per l’adozione di misure rivolte al miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano (accordo che prevede 18 impegni da parte delle regioni firmatarie e 11 da parte ministeriale).
Nell’interrogazione Sassi vuole quindi sapere dall’esecutivo regionale “quali degli impegni annunciati sia stato concretamente assunto e quali le azioni effettivamente intraprese”, e chiede anche un riscontro “sui risultati finora realmente raggiunti”.
(Cristian Casali)



