Respinto in Assemblea il progetto di legge di Marco Mastacchi (Rete civica) finalizzato a offrire sostegno a persone che non riescono a onorare i propri debiti, rafforzando le misure già previste dalla legge regionale 28 del 2019. Mastacchi ha anche presentato una risoluzione per impegnare la giunta a divulgare e far conoscere le iniziative di contrasto al sovraindebitamento. E’ stata approvata, invece, una risoluzione di Palma Costi (Pd), Silvia Piccinini (M5s), Federico Amico ER Coraggiosa), Silvia Zamboni (Europa verde), Francesca Marchetti e Marcella Zappaterra (Pd) che impegna la giunta a dare piena attuazione alla legge regionale del 2019. Approvato, infine, un emendamento di Mastacchi alla risoluzione della maggioranza.
Il pdl Mastacchi puntava a incentivare i Comuni e gli altri enti locali a istituire, nei rispettivi territori, sportelli pubblici di ascolto per fronteggiare il problema del sovraindebitamento, offrendo gratuitamente, attraverso personale qualificato, attività di consulenza e informazione a chi è in difficoltà. La decisione ha scatenato in Aula un dibattito acceso tra maggioranza e opposizione.
“Il mio intento – ha sottolineato Mastacchi – è quello di migliorare la precedente legge del 2019, non di cancellarla. E’ il teatrino della politica. E sono dispiaciuto che non si siano voluti ascoltare, in commissione, i portatori di interesse. E fra loro molti si erano schierati a favore del mio progetto di legge”.
In 5 articoli, il pdl di Mastacchi intendeva incentivare gli Enti pubblici ad aprire sportelli di ascolto, a supportare chi è indebitato in modo grave a rivolgersi agli Occ – organismi di composizione delle cirsi, che si trovano nelle Camere di commercio – coinvolgendo gli ordini professionali fra cui commercialisti, notati e avvocati e, importante, fornire un aiuto psicologico a chi si trova in una situazione finanziaria da cui non sa e non riesce a uscire. “Ho visto persone molto provate dalla situazione di crisi debitoria – ha affermato Mastacchi – perché in quei momenti entrano in gioco pudore, difficoltà di comunicare e di far capire la propria situazione”. “Il tema dell’indebitamento è molto sentito. Si prevede un accordo tra debitori e creditori, al di là della legge 3 del 2012 (la cosiddetta “salva suicidi”) e chiunque vi può accedere, piccoli imprenditori, agricoltori, cittadini”.
Il testo, ha spiegato Mastacchi, vuole modificare la legge regionale 29 novembre 2019, n. 28 e “si prefigge innanzitutto (art. 2) l’obiettivo di incentivare i Comuni e gli altri enti locali a istituire, nei rispettivi territori, degli sportelli pubblici di ascolto per il sovraindebitamento che offrano gratuitamente, attraverso personale competente e qualificato, attività di consulenza e informazione ai soggetti in difficoltà, per aiutare ciascuno a inquadrare correttamente la propria situazione, individuare la documentazione necessaria da presentare agli OCC (Organismi di composizione delle crisi, ndr) agevolando l’accesso, nel modo più adeguato, ai servizi resi dagli OCC stessi, secondo quanto previsto dalla legge n. 3/2012”. Gli sportelli, afferma Mastacchi, “una volta attivati, potranno fornire agli utenti anche sostegno psicologico”, grazie alla formazione del personale addetto.
Inoltre, si impegna la giunta “ad assumere iniziative per un’adeguata divulgazione agli Enti locali delle diverse misure previste dal progetto stesso per prevenire e contrastare le crisi da sovraindebitamento, con particolare riferimento a quelle relative all’attivazione presso gli enti locali degli sportelli pubblici di ascolto. “Il testo tiene conto di specifiche esigenze – ha spiegato Mastacchi – espresse da persone con problemi che questa legge potrebbe risolvere. Chi si trova in queste situazioni ha necessità anche di un approccio psicologico particolare e avere sul territorio una rete di sportelli con l’apporto gratuito di professionisti già formati sarebbe una grande opportunità. Il lavoro fatto con gli uffici della Regione, in collaborazione con gli ordini professionali, è stato fatto nell’ottica di offrire un miglioramento alla legge già esistente”.
Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) ha replicato che “non ci sto al teatrino della politica. Io mi sono occupata di questo argomento, poi tradotto nella legge 28 del 2019. La legge ha avuto attuazione parziale, a causa dello scoppio della pandemia. Oggi si dice che per questioni politiche non si vuole approvare il progetto di legge Mastacchi: non è vero. Con Mastacchi, però, ci sono stati incontri anche con l’assessorato. C’era la volontà concreta, ma il percorso è stato interrotto. E non dalla maggioranza. E’ scorretto accusarci. Questo pdl contiene il 90% di ciò che è già nella legge regionale 28. Il pdl Mastacchi, tra l’altro, toglie il sostegno psicologico di chi vive la morosità incolpevole nonché il supporto e il reinserimento sociale. La giunta sta operando per attuare gli obiettivi della legge 28”.
Per Massimiliano Pompignoli (Lega) “la consigliera Piccinini prima difende la legge regionale, poi sottoscrive l’ordine del giorno che ha lo stesso contenuto del pdl di Mastacchi. La legge anti-suicidi è poco conosciuta e poco applicata. La norma regionale ha rafforzato il principio di rendere noto a terzi di poter usufruire della legge, facendo conoscere la possibilità di avere un aiuto. Mastacchi ha solo corretto alcuni passaggi, come la possibilità per i Comuni di aprire sportelli informativi e dare pubblicità alla norma. La maggioranza avrebbe dovuto bocciare il pdl di Mastacchi e proporre qualcosa che rafforzasse la legge, come prevede il pdl Mastacchi. Ma lo ha fatto oggi depositando un odg con lo stesso contenuto del suo pdl. E’ di cattivo gusto, è imbarazzante”.
Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) ha affermato che “la maggioranza grazie al regolamento, legittimo, non dà la possibilità di discutere di questa legge. E’ inopportuno. Oggi la maggioranza dice che questo progetto di legge non merita di essere discusso. Lo stesso Ordine degli avvocati di Bologna ha giudicato positivamente il pdl. Penso che su questo tema non dovrebbero esserci contrapposizioni ideologiche”.
Palma Costi (Partito democratico) è tornata alle motivazioni “che non sono ideologiche né di sottovalutazione. Il sovraindebitamento è un grande problema. Nella scorsa legislatura è stata fatta un’opera meritoria. Solo 3 Regioni hanno legiferato su questa materia. La legge regionale non è stata attuata in larga parte, e va applicata. La risoluzione ripercorre il passato ordine del giorno Mastacchi-Piccinini. Il pdl Mastacchi non è stato presentato in forma adeguata. La Regione deve stabilire accordi con tutti i soggetti interessati, perché la legge non ritengo abbia bisogno di alcuna modifica, ma solo di essere attuata”.
Michele Facci (Lega) ha detto che “il dibattito è tra fantascienza e surrealismo. Mastacchi ha avuto l’ardire di provare a modificare una legge senza scendere a compromessi con la maggioranza. Una maggioranza che ha attuato una strategia per impedire il confronto con i portatori di interesse, anche se gli ordini professionali avevano detto alla commissione di avere a cuore questo tema. La vostra risoluzione vuole coinvolgere gli ordini professionali, cioè coloro che la commissione non ha voluto ascoltare. In Regione c’è un cortocircuito. La risoluzione del Pd è una toppa messa all’ultimo momento”.
Replicando, Mastacchi si è detto “spaesato. Non ho mai accusato la legge in vigore, ho solo specificato alcuni passaggi che ne avrebbero migliorato l’applicazione. Non sono mai uscito dal percorso di collaborazione. Con al relatrice della legge 28 abbiamo svolto un convegno, ricevendo l’approvazione di ordini, cittadini addetti ai lavori. E’ vero che con Piccinini abbiamo condiviso l’importanza di una dotazione finanziaria. Ho capito che in futuro bisognerà “non disturbare il manovratore”, ma non accetto l’accusa di essermene andato”.
(Gianfranco Salvatori)