Ambiente e territorio

Gibertoni (M5s): più spiagge libere attrezzate e via alla valorizzazione dell’ambiente marittimo

Interrogazione della consigliera del M5s che chiede anche di limitare le concessioni delle aree libere ai privati che propongono manifestazioni ed eventi per archi temporali lunghi

Giulia Gibertoni

Più spiagge libere attrezzate e una maggiore valorizzazione dell’ambiente marittimo naturale. Sono due degli inviti che Giulia Gibertoni (M5s) rivolge alla Giunta attraverso un’interrogazione nella quale sottolinea come per attuare le due proposte sia importante, per la prima, agire “in collaborazione con i Comuni”, mentre per la seconda, “attivare la massima partecipazione di tutta la comunità alle scelte che si riterranno opportune”.

Proposte che la consigliera basa sui dati emersi dal rapporto Spiagge 2019 di Legambiente, che ha tracciato un quadro complessivo dello stato di salute ambientale e turistico delle coste italiane. “In Emilia-Romagna- riporta la pentastellata nell’atto- quasi il 70% delle spiagge è occupato da stabilimenti, quasi il 10% delle coste è interdetto alla balneazione per ragioni di inquinamento, se si considerano i tratti di costa non balneabili, un ulteriore 9,5% della costa risulta non fruibile”.

A questo Gibertoni affianca anche il tema delle “concessioni delle aree libere ai privati che propongono manifestazioni ed eventi per archi temporali lunghi”, chiedendo di limitarle a un numero ristretto e per archi temporali brevi. “Molte spiagge libere- si legge nelle premesse- sembrano essere utilizzate strumentalmente come puri luoghi di eventi. Sarebbe opportuna, invece, una modifica nella prossima stesura dell’ordinanza balneare per modificare le inaccettabili disposizioni che consentono alle amministrazioni comunali della costa di concedere le aree ai privati che propongono manifestazioni ed eventi anche per un periodo di 40 giorni consecutivi. Un periodo- continua- troppo lungo se si considera la durata della stagione estiva”.

Infin,e la Cinque stelle chiede un coinvolgimento, “in modo convinto, di tutte le associazioni ambientaliste presenti sul territorio, per dare contenuti anche alla svolta ambientalista che l’esecutivo regionale sembra voler attuare”. Per questo suggerisce di “introdurre una maggiore partecipazione nell’adeguamento degli atti relativi alla disciplina dell’esercizio delle attività balneari e dell’uso del litorale marittimo ricompreso nei territori dei comuni costieri della regione Emilia-Romagna, specie là dove si regolamenta l’uso delle spiagge libere, coinvolgendo non solo le associazioni di categoria e sindacali ma tutte le associazioni ambientaliste presenti sul territorio”.

(Andrea Perini)

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