Infrastrutture e trasporti

Informativa della Giunta in commissione sullo Spid: quasi un milione le identità digitali di Lepida in regione

Confronto fra i consiglieri delle diverse forze politiche: tutti d’accordo sul tema delle deleghe e, quindi, sulla necessità di tutelare le persone più fragili

Arrivano a quasi un milione in Emilia-Romagna le identità digitali rilasciate da Lepida, quasi due terzi delle quali collegate all’applicazione. Una modalità, quella dell’app per l’identificazione, utilizzata ormai da tutti i provider a livello nazionale.

È la fotografia che emerge dall’informativa dell’assessora alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale, Paola Salomoni, in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, sull’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione tramite Spid.

L’assessora ha poi spiegato che questo meccanismo di accesso tiene comunque conto delle fasce più deboli della popolazione: “Abbiamo attivato un confronto con i sindacati dei pensionati, che ci hanno chiesto distinzioni a seconda delle fasce d’età (rimarrà, infatti, la modalità degli sms, senza limiti, per chi è nato prima del 1945; prevista poi una transazione morbida per chi è nato tra il 1945 e il 1956), e con le associazioni che rappresentano le persone con disabilità, che ci hanno chiesto di lavorare sulla questione delle deleghe, sollecitazione da noi accolta”.

Salomoni ha poi parlato delle recenti modifiche all’app di Lepida: passa da 30 a 60 secondi la durata di utilizzo del codice d’accesso, mentre diventa automatico il passaggio del codice per l’autenticazione.

L’esponente del governo regionale ha anche riferito che presto verrà attivato anche lo Spid professionale, a pagamento (prima per la persona fisica e poi per la persona giuridica).

In sede di dibattito è intervenuta Valentina Castaldini (Forza Italia), che ha presentato un’interrogazione sull’argomento per chiedere “di mantenere tutte le forme di accesso al profilo di identità digitale Spid”. Questo, ha rimarcato, “anche per tutelare le persone più fragili, che devono essere facilitate nell’utilizzo di questo servizio”. Nello specifico, la consigliera contesta il progressivo abbandono del meccanismo della password usa e getta tramite sms in favore di una app utilizzabile solo attraverso smartphones. La capogruppo, infine, rileva anche che “il numero di persone che in regione usufruiscono di questi servizi tramite l’applicazione è ancora troppo basso, solo 600mila utenti”.

La commissione ha poi approvato una risoluzione presentata da Silvia Piccinini (M5s), per “richiedere alla Giunta di sollecitare il governo a perfezionare la procedura di delega collegata all’utilizzo dell’identità digitale (che consideriamo un’innovazione positiva), al fine di evitare disagi agli utenti più deboli”. Per la consigliera, quindi, “è necessario lavorare sul tema delle deleghe, in quanto nessuno deve essere escluso da questi processi, anche per non accrescere il digital divide”. Per la capogruppo, il governo dovrebbe valorizzare nelle procedure di delega il ruolo degli intermediari (come patronati, caf, etc.).

Anche per Luca Sabattini (partito democratico) l’obiettivo deve essere quello di diffondere il più possibile questi strumenti digitali, rendendoli più efficienti, anche per favorire le persone più deboli. “Tutti- ha rimarcato il dem- devono accedere a questi servizi, anche per superare le diseguaglianze digitali”. Il consigliere ha poi chiesto all’esecutivo regionale “particolare attenzione a quei passaggi ancora aperti, come quello sulle deleghe”. Sabattini ha anche dichiarato che sottoscriverà la risoluzione dei 5 stelle.

(Cristian Casali)

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