La Regione faccia chiarezza con il Comune di Castel San Pietro (Bologna) e trovi una soluzione per la piscina, “magari tramite un intervento di riqualificazione dell’impianto esistente”.
Lo scrive in un’interrogazione Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, la quale ricorda le tappe della vicenda, a partire dalla chiusura, a meta settembre 2022, dell’impianto coperto per ragioni di sicurezza dovute alla criticità di alcuni tiranti. Una relazione di verifica ha ritenuto “la struttura esaminata non adeguata alle richieste normative minime”. Era stata proposta da parte del Comune una soluzione ponte, chiesta da cittadini e dal gestore Sogese, per coprire la piscina con un pallone pressostatico. Una soluzione che avrebbe dovuto far riaprire l’impianto il 9 gennaio, ricorda la consigliera Fdi, ma la stampa riporta di un nuovo slittamento non prima del 18 gennaio. Secondo alcuni consiglieri comunali, manca una pianificazione integrale della soluzione ponte e “risulterebbe quindi una differenza tra importo di spesa comunicato alla stampa (650mila euro) e del costo riportato nella relazione di progetto (circa 121mila euro)”.
Secondo Evangelisti, infine, “permangono dubbi sull’utilizzo di una porzione del vecchio stabile, che si riterrebbe non staticamente sicuro, con riferimento alla previsione di consentire agli utenti della piscina esterna, coperta con pallone, di stazionare temporaneamente negli spogliatoi (seppur puntellati) prima di accedere alla piscina attraverso un tunnel di collegamento”.
(Gianfranco Salvatori)