Valorizzare le donazioni liberali da parte delle imprese alle società sportive. È stata approvata all’unanimità la risoluzione presentata da Andrea Costa (Pd) durante la commissione Giovani, presieduta da Maria Costi, che impegna la Regione a valorizzare le donazioni liberali da parte delle imprese alle società sportive dilettantistiche come espressione di responsabilità sociale, favorendone la diffusione attraverso strumenti di riconoscimento e incentivo.
“Sono oltre 10mila le società, le associazioni sportive dilettantistiche (ASD), le associazioni sportive dilettantistiche (SSD) e gli Enti di promozione sportiva diffusi capillarmente nel territorio regionale che svolgono un ruolo insostituibile nella promozione dello sport di base e nella costruzione di comunità attive e solidali” spiega Costa. “Spesso – aggiunge – sono le stesse società sportive a gestire la variegata impiantistica sportiva presente sul territorio, caricandosi di costi di gestione sempre in aumento a causa delle dinamiche dei prezzi. E lo fanno responsabilmente, garantendone la piena fruibilità”.
Costa sottolinea come la normativa nazionale preveda, per cittadini e imprese, la possibilità di dedurre o detrarre fiscalmente le donazioni liberali effettuate a favore di ASD e SSD, ma che tale strumento risulta ancora sottoutilizzato a causa di limiti conoscitivi, burocratici o di assenza di riconoscimenti concreti. In particolare, il consigliere ricorda che esiste il cosiddetto “Bonus sport” che rappresenta un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta, per erogazioni liberali a sostegno di interventi su impianti sportivi pubblici.
“L’istituzione di strumenti regionali di riconoscimento pubblico e premialità nei bandi per le imprese donanti può favorire una maggiore diffusione della cultura della responsabilità sociale d’impresa (RSI) e consolidare alleanze territoriali tra economia e comunità”, commenta il consigliere.
Pertanto, Costa impegna la Giunta a valutare la possibilità di istituire un marchio regionale “Impresa amica dello sport”, assegnato alle imprese che sostengono lo sport dilettantistico e giovanile, in particolare nei territori fragili o a favore di progetti con valenza sociale, educativa e inclusiva, e a prevedere meccanismi di premialità nei bandi regionali per le imprese che dimostrino di aver effettuato donazioni a società sportive del territorio o di aver utilizzato il “Bonus Sport””.
Il dibattito si è aperto con Nicola Marcello (FdI) per il quale “lo sport è un terreno dove bisogna giocare insieme. Il governo ha investito sul ‘Bonus sport’ e su nuovi bandi strutturali. Questa iniziativa regionale di istituire il marchio ‘Impresa amica dello sport’, può servire a pubblicizzare il mondo dello sport ed è importante per le aziende che investono nel territorio”. Per Anna Fornili (Pd) “lo sport è fatto di grande eventi, ma soprattutto di quelle realtà minori che fanno lavori di prossimità. Lo sport di base non è solo un modo per insegnare un corretto stile di vita ma è fondamentale per l’inclusione. La misura proposta, si inserisce nella direzione in cui questa regione vuole andare, perché le associazioni faticano a far fronte a costi che gravano sulle stesse e sulle famiglie dei giovani iscritti, sempre più alle prese con il caro rette”.
Tommaso Fiazza (Lega) ha detto che “chi ha fatto amministrazione locale sa quanto è importante aumentare la collaborazione tra pubblico e privato. Quelli in questione sono fondi ben spesi ed è giusto andare nella direzione proposta”. Per Vincenzo Paldino (Civici) “ci sono già tante realtà imprenditoriali impegnate in donazioni ed è un bene incentivare questa buona prassi. Inoltre, ribadisco l’importante ruolo di aggregazione sociale e sostegno alle famiglie che svolge lo sport”.
“Senza il protagonismo del privato a fianco del pubblico certi sport o non si farebbero o si farebbero in maniera faticosa – rimarca Fabrizio Castellari (Pd) – come spesso accade nei territori più fragili. È importante il protagonismo delle imprese e dei soggetti privati che si fanno carico di dare una mano e di promuovere tre obiettivi: il valore educativo, il valore sociale, di comunità e relazione nonché il valore di supporto alle famiglie”.
Infine, è intervenuta la presidente Maria Costi (Pd) sottolineando l’importanza di diffondere la cultura dello sport e come la misura proposta “vada a rafforzare il settore e mi fa piacere che questa idea di mettere insieme pubblico e privato accolga il favore di tutti i consiglieri”.
La risoluzione è stata sottoscritta anche dalle consigliere e dai consiglieri del Partito democratico, Matteo Daffadà, Lodovico Albasi, Marcella Zappaterra, Luca Giovanni Quintavalla, Fabrizio Castellari, Niccolò Bosi, Valentina Ancarani, Andrea Massari, Barbara Lori, Anna Fornili, Paolo Calvano.
(Giorgia Tisselli)



