Scuola giovani e cultura

Manghi in commissione: “Anche l’Emilia-Romagna è pronta a ripartire”. I consiglieri uniti: “Non dimentichiamo aiuti e sostegni”

Votata la risoluzione Bondavalli (lista Bonaccini) su riaperture delle piscine. Piccinini (M5s) ricorda anche il settore della danza. Polemico Barcaiuolo (Fdi): “Troppi settori vessati”

Lo sport è pronto a ripartire anche in Emilia-Romagna. Lo ha annunciato in commissione Cultura e Sport, presieduta da Francesca Marchetti, il capo della segreteria politica della presidenza di Giunta Giammaria Manghi facendo riferimento al decreto del governo del 18 maggio, che stabilisce le riaperture anche di palestre e piscine.

il primo capitolo riguarda lo sport in generale: “Il decreto del 22 aprile aveva già decretato una ripartenza dello sport di base- spiega Manghi-, cioè è ripartito lo sport di contatto: questo è un segno di avanzamento, anche se permane l’impossibilità di utilizzare gli spogliatoi”. Poi, l’ultimo decreto di due giorni fa, che riguarda le riaperture di piscine e palestre. Le prime hanno ricominciato a lavorare con impianti all’aperto già dal 15 maggio, mentre il 1° luglio ripartiranno gli impianti al coperto. La ripresa dello sport segna anche la ripresa della presenza del pubblico a qualsiasi livello di attività, quindi anche dilettantistiche. Altro capitolo è riservato allo sport in estate connesso ai centri estivi: “Se il contatto è possibile nel campo in cui si gioca, come previsto dal decreto del 22 aprile- sottolinea Manghi-, la stessa cosa deve valere per lo sport nei centri estivi”.

Silvia Piccinini (Movimento Cinque Stelle) sollecita la Giunta anche a pensare “al settore danza: torno a sollevare il problema perché non c’è una legislazione chiara che dia dignità a questo settore, vorrei invece sensibilizzare le istituzioni perché il problema c’è e mi sembrava giusto affrontarlo”. Marilena Pillati (Partito democratico), invece, si concentra su “ciò che si può fare sotto il cappello dei centri estivi. Giusto che ci sia coordinamento tra realtà sportive e realtà scolastiche”. Per Andrea Liverani della Lega è merito del suo partito se “sono finalmente previste delle riaperture, anche se ci si poteva pensare e organizzare prima. E spero che la maglia dei permessi si allarghi sempre più”.

Per Valentina Castaldini (Forza Italia) “il compito della Regione è monitorare vari aspetti, tra cui il rapporto con i Comuni e gli enti locali. Non dobbiamo fare gli stessi errori commessi in passato, non è più il tempo di avere timore”. D’accordo sulla sinergia da trovare e garantire anche Andrea Costa (Pd): “Sinergia che deve essere trovata tra enti locali e istituti comprensivi, scuole e tessuto di volontariato e associazionismo che si è dedicato alla pratica sportiva. A noi compete, come Regione, un ruolo di monitoraggio costante e di regia”.

Votata dalla commissione anche la risoluzione (emendata sia da Pd che da Lega) di Stefania Bondavalli (lista Bonaccini) sulla riapertura delle piscine: “Vero che questo documento è stato depositato prima- spiega la consigliera -ma non manca poco al 1° luglio, anzi. Riaprire gli impianti al chiuso in piena estate non facilita la loro frequentazione”.

Per il leghista Matteo Rancan (firmatario dell’emendamento) “la risoluzione può trovare condivisione, però in una parte del dispositivo risulta superata da ciò che è stato deciso dal governo. Piuttosto, chiediamo alla Giunta di stanziare risorse dirette, non solo chiedendo soldi al governo”. Marco Fabbri (Pd) rimarca come “per molti impianti ci sia stata una perdita di fatturato notevole, stimata al 40% per il 2020, ma che potrebbe arrivare anche al 90% da novembre 2020 a maggio 2021”.

Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia), invece, sottolinea come “ci siano alcune cose che non mi tornano, come la vessazione specifica su determinati settori, ma nelle palestre si può fare ben più del distanziamento che stiamo facendo oggi in questa aula, e sono frequentate da chi ha un’età fuori dal rischio alto della malattia. Ci sono poi studi su studi che dicono che il cloro uccide il virus ed è assurdo che stiamo ancora discutendo su una scelta del governo di far riaprire le piscine al chiuso il 1° luglio”. Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa), infine, rimarca “che si possono riprendere le attività senza mettere in pericolo la salute dei cittadini, quindi anche aiutare la ripresa degli impianti credo sia importante e va nella direzione di fornire degli strumenti. Ma anche politicamente, serve capire come le risorse debbano essere indirizzate al meglio verso chi deve ripartire. Ci sono le palestre, ma anche le attività culturali e le attività di danza. Sono tanti i soggetti coinvolti e da aiutare”.

(Margherita Giacchi)

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