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Studenti a lezione in Assemblea. “Emergenza clima: agire subito”

L’iniziativa ha coinvolto tre classi bolognesi: la 5^ C del Liceo Laura Bassi e la 5^ A e la 5^ D dell’Istituto di istruzione superiore Manfredi Tanari. La vicepresidente Silvia Zamboni: “Importante coinvolgere gli studenti e ascoltarne le proposte. Fronte comune imprese, istituzioni e cittadini per azioni condivise contro il cambiamento climatico”. Silvia Piccinini, presidente commissione Statuto: “Impegno per dare ai giovani lo spazio che reclamano sui temi ambientali”

Studenti bolognesi a lezione di transizione ecologica e protagonisti di progettazione partecipata delle comunità energetiche in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
L’esperienza è stata vissuta dalla classe 5^ C del Liceo Laura Bassi e delle classi 5^ A e 5^ D dell’Istituto di istruzione superiore Manfredi Tanari del capoluogo emiliano grazie alla lezione di transizione ecologica organizzata dal parlamento regionale in collaborazione con l’organizzazione non governativa Amici dei popoli.
“L’iniziativa – ha evidenziato Silvia Zamboni, vicepresidente dell’Assemblea legislativa – capita in una giornata particolare: oggi a Dubai si apre la Conferenza Mondiale Onu sul clima, che intende fare i conti sull’esito degli impegni presi alla Conferenza di Parigi del 2015 per vedere se stiamo rispettando l’obiettivo di contenere l’aumento medio della temperatura mondiale entro un grado e mezzo e comunque non oltre i 2 gradi. Siamo in piena emergenza climatica. Ce lo dicono i sempre più frequenti fenomeni meteo estremi: l’alluvione della Romagna, le alte temperature di ottobre e novembre, tanto che il 2023 sta per vincere l’Oscar negativo dell’anno più caldo. Giornate come quella odierna sono preziose per aumentare la sensibilità sull’urgenza di mettere in campo azioni efficaci per ridurre l’emissione dei gas a effetto serra. Un impegno che ci coinvolge tutti: imprese, istituzioni, cittadini. Bene quindi coinvolgere le scuole con modalità partecipative innovative come questa che anch’io ho voluto testare”.
Rossana Mengozzi, della direzione generale dell’Assemblea legislativa, ha illustrato le opportunità della legge regionale sulla partecipazione mentre Ilaria Capisani, esperta in comunicazione e social media management presso Poleis Soc. Coop, ha raccontato alcune esperienze concrete di progettazione partecipata per la costituzione delle comunità energetiche in Emilia-Romagna. Lo scorso anno, infatti, la Regione Emilia-Romagna ha approvato una legge sulle comunità energetiche (la l.r. n. 5/2022) e con il Bando partecipazione 2022 sono stati finanziati alcuni progetti rivolti proprio alla co-progettazione delle comunità.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata ad attività laboratoriali sotto la supervisione di Ilaria Moretti e Margherita Licastro di Amici dei Popoli ong. Gli studenti e le studentesse hanno avuto la possibilità di conoscere e approfondire come si fa partecipazione civica affiancando alla lezione frontale varie attività laboratoriali e interattive. Sono stati coinvolti attraverso attività ludiche, giochi di simulazione e tecniche teatrali con le metodologie attivo-partecipative del silent play, un mix di tecniche drammaturgiche per sensibilizzare i giovani sulle sfide del cambiamento climatico e dell’escape room digitale, un percorso digitale a ostacoli all’interno del quale gli studenti e le studentesse hanno acquisito conoscenze e competenze per fare scelte consapevoli e riuscire, in un tempo dedicato, a evitare il disastro ambientale. Al termine dell’attività laboratoriale, studenti e studentesse hanno rivolto un’appello ai rappresenti politici affinché vengano affrontate in modo incisivo due emergenze ambientali: la produzione e gestione dei rifiuti e il cambiamento climatico.
Le conclusioni sono state tracciate da Silvia Piccinini, consigliera regionale e presidente della commissione Statuto e Regolamento. “Da questa mattinata di lavori in Assemblea legislativa è emersa con chiarezza la grande sensibilità dei più giovani ai temi dell’ambiente e, più nello specifico, alle cause che influiscono sui cambiamenti climatici. I ragazzi hanno sempre più voglia di partecipare in modo attivo senza più subire passivamente gli effetti delle scelte degli adulti. Ecco perché la politica, oggi, deve ascoltare e fare proprie queste nuove sensibilità, provando a coinvolgerle all’interno di processi partecipativi. Questo proprio per dare ai nostri ragazzi e alle nuove generazioni quegli spazi che reclamano a gran voce. L’Emilia-Romagna ha bisogno di una legge sul clima e il mio impegno, dopo quello profuso per l’approvazione della norma sulle comunità energetiche, andrà nella direzione di contribuire alla messa a punto di questa legge innovativa”.
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