“La storia delle Officine Grandi Riparazioni (OGR) delle Ferrovie dello Stato di Bologna appartiene a tutti noi. È la storia del nostro territorio. Racconta dei lavoratori e delle lavoratrici di questa città, dei sacrifici fatti e della crescita economica alla quale hanno contribuito. Ma racconta anche di temi complessi e delicati come la necessita di tutelare, ora come allora, la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, perché di lavoro non si può morire”.
La presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti ha accolto così i ragazzi delle scuole scuola secondaria di I grado ‘De André’ di Bologna che oggi sono stati in visita al “Presidio di Memoria-La storia delle OGR in Assemblea legislativa”, ovvero lo spazio che nei locali di viale Aldo Moro 50 ospita una collezione di attrezzi da lavoro e foto che ricordano la storia delle Officine grandi riparazioni di Bologna e la tragedia dell’amianto, pagata a caro prezzo dai lavoratori delle ferrovie e dai loro famigliari, molti dei quali sono morti a causa delle conseguenze dell’esposizione alle polveri di amianto.
“Lo spazio dedicato alle OGR, fortemente voluto dall’Assemblea legislativa, non è solo un luogo della memoria. Questo è un luogo didattico che, attraverso fotografie, utensili e attrezzature, racconta la vita all’interno della fabbrica: dall’innovazione tecnologica al dramma dell’amianto, che nel tempo si è portato via più di 300 ex lavoratori”, ha sottolineato Emma Petitti nel confermare l’impegno del parlamento regionale sul tema.
“Questo luogo della memoria ricorda la tragedia dell’amianto e della mancata tutela della salute sul posto di lavoro. Per questo è importante proseguire il coinvolgimento delle scuole. Le lavoratrici e i lavoratori sono grati per l’impegno teso a valorizzare questa pagina di storia del movimento operaio e delle lotte per coniugare i diritti alla salute e al lavoro”, ha evidenziato Andrea Caselli dell’Associazione familiari e vittime dell’amianto (AFeVA). Sulla stessa linea Nadia Brandalesi dell’Associazione Arte Città: “Le scuole e gli studenti sono il nostro futuro ed è importante che siano venuti in visita al museo delle OGR”.
La visita è stata il frutto della collaborazione tra l’Assemblea legislativa, AFeVA (Associazione familiari e vittime dell’amianto)-Cgil e l’associazione Arte città.
Il “Presidio di Memoria-La storia delle OGR in Assemblea legislativa”, frutto della collaborazione tra Assemblea legislativa, Afeva e le Ferrovie dello Stato, è stato inaugurato nel 2019. Vi sono esposti attrezzi, strumenti di lavoro e fotografie e sono visionabili filmati che raccontano la storia delle Officine grandi riparazioni di Bologna e dei suoi lavoratori.
Dal 1908 al 2018, negli stabilimenti di via Casarini, sono state attive le Officine Grandi Riparazioni. Qui per decenni – passando attraverso due guerre mondiali, l’occupazione, la Resistenza, la ricostruzione del paese – operai e artigiani montavano e riparavano i treni. Alla fine degli anni Settanta si è capito che qualcosa di grave stava succedendo: un killer silenzioso colpiva fra quelle mura. Quel killer si chiamava amianto ed era ovunque, non solo nelle OGR.
Fare memoria significa fare cultura, cultura del lavoro. La storia di una fabbrica come le OGR e, più in generale, la storia delle ferrovie, accompagna la storia d’Italia. È anche, però, una storia di mancato rispetto della salute dei lavoratori che è necessario ricordare e raccontare. Il museo delle OGR in Assemblea legislativa vuole essere questo: un presidio di memoria nonché un punto di riferimento e un luogo di riflessione per interrogarsi sul presente, sulla necessità di conciliare lavoro, salute, ambiente e giustizia sociale.