“La Giunta si attivi affinché ogni rapporto tra Regione e Lai-momo sia interrotto e valuti una richiesta di danni alla società cooperativa”.
Con una risoluzione, di cui è primo firmatario Daniele Marchetti, il gruppo della Lega nord interviene sulla vicenda del mediatore culturale Abid Jee, che risulta collaboratore della società Lai-momo di Sasso Marconi (Bologna), autore del “commento choc” sul caso di stupro avvenuto di recente a Rimini.
La sospensione dal lavoro “in via cautelativa” dell’operatore, decisa dalla cooperativa che avrebbe avviato anche “una procedura disciplinare” nei suoi confronti, “è una forma troppo lieve – rimarcano i consiglieri – considerati i fatti accaduti”. Sarebbe al contrario “auspicabile – aggiungono – il licenziamento immediato nel rispetto delle vittime a cui le parole del mediatore culturale erano riferite”.
Ma c’è di più. Visto che svariate attività svolte dalla cooperativa sociale sono realizzate in collaborazione e/o con il patrocinio della Regione, lo stesso ente regionale rischierebbe – a parere dei leghisti – “un danno di immagine nell’intrattenere rapporti con società” che non puniscono in modo esemplare chi commette errori come quelli rilevati.
I consiglieri impegnano quindi la Giunta a condannare i fatti accaduti a Rimini e le parole espresse da Abid Jee e a valutare eventuali danni di immagine alla Regione, con la conseguente richiesta di danni alla cooperativa Lai-momo.
L’atto è stato sottoscritto anche da Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.
(Cristian Casali)