Parità, diritti e partecipazione

Suicidio nel carcere di Forlì. Cavalieri: “Subito garanti dove ancora mancano”

Il Garante regionale spiega che il Dap include questa figura tra i soggetti coinvolti nelle strategie di contrasto al fenomeno suicidario in carcere

Un uomo di 28 anni di origine albanese e senza fissa dimora si è tolto la vita, per impiccagione, questa notte nel penitenziario di Forlì. Da quanto si apprende il detenuto era stato portato ieri pomeriggio nella struttura forlivese a seguito di un ordine di carcerazione per scontare una condanna definitiva di due anni.

Si tratta del settimo suicido in Emilia-Romagna nel 2022 e del sessantaduesimo nel paese. “Davanti a tragedie come queste bisogna reagire con tutti gli strumenti possibili, per cercare di contrastare un fenomeno che si presenta sempre più grave e minaccioso”, commenta il Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri. “Anche le amministrazioni locali sedi di carceri – prosegue – devono contribuire al contrasto del fenomeno suicidiario per i detenuti, nominando i garanti dove ancora mancano, provvedendo prima di tutto all’adozione degli atti per il riconoscimento di questa figura di garanzia”. Una recente circolare del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) include il garante dei detenuti tra i soggetti coinvolti nelle strategie di contrasto al fenomeno suicidario in carcere, “cosa non realizzabile – conclude – là dove questa figura non è presente”.

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