Sui referendum consultivi riguardo le 6 fusioni dei Comuni di domenica 16 ottobre – il cui risultato non è stato nel complesso favorevole alle fusioni- i consiglieri Alan Fabbri (Ln) come primo firmatario, Galeazzo Bignami (Fi) e Tommaso Foti (Fdi-An) hanno depositato una mozione di censura nei confronti dell’assessore regionale al Bilancio, riordino istituzionale, risorse umane e pari opportunità, Emma Petitti. Secondo i firmatari, l’assessore si è “prodigata pubblicamente a dipingere le fusioni come l’unica strada per fornire i migliori servizi e mantenere, ove possibili, costi sostenibili”. La mozione di censura sarà discussa e approvata dall’Assemblea legislativa.
I referendum consultivi hanno interessato 16 Comuni distribuiti in 5 province per un totale di circa 61.500 cittadini coinvolti. I risultati hanno messo in luce, complessivamente, “una dilagante perplessità dei cittadini sull’istituto regionale delle fusioni, una mancanza di fiducia rispetto ai contenuti della legge regionale e una scarsa credibilità degli amministratori regionali e locali che in questi mesi hanno promosso una martellante propaganda a favore del ‘SI’ nei territori di riferimento”.
L’esito delle consultazioni, come evidenziano i proponenti, rappresenta una chiara battuta d’arresto nell’attuazione del progetto delle fusioni e una sconfitta politica dell’assessore Petitti, che “non ha saputo né voluto prendere atto del fallimento delle politiche regionali da lei propugnate, risultando incapace di aprire la strada a un rinnovato confronto sulla materia e a una credibile valutazione sulle ricadute negative emerse dopo le fusioni già completate, che in molti casi hanno determinato appesantimenti burocratici e aggravio di costi”.
Oltre ad Alan Fabbri hanno sottoscritto la mozione i consiglieri della Ln Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Stefano Bargi, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani.
(Luca Govoni)