Governo locale e legalità

TECNOLOGIA. LEGGE REGIONALE SULLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE, IN COMMISSIONE LA CLAUSOLA VALUTATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DIGITALE 2011-2014

Come riferiscono i tecnici dell’assessorato competente, “la definizione delle linee guida dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, e la scelta delle singole progettualità che confluiscono nei programmi operativi annuali, è un passaggio cruciale dell’attuazione, perché da tale scelta derivano i servizi digitali messi in rete, dai quali derivano gli effetti benefici al territorio”

Con la programmazione digitale 2011-2014, la Regione Emilia-Romagna “ha messo a punto una metodologia di valutazione del Piano e dei progetti dei programmi operativi annuali, che prevede ciclicamente le fasi di valutazione ex ante, in itinere ed ex post” e “tale metodologia ha permesso di gettare le basi per le nuove linee guida dell’Agenzia digitale e di valutare gli obiettivi raggiunti con il Piano digitale”, perché “l’elemento centrale nell’attuazione della politica è dato dalla definizione di un’adeguata programmazione che sappia cogliere le effettive esigenze del territorio, per tradurle in servizi concreti che producano a loro volta i benefici per la Società dell’informazione regionale”.

Ad assicurarlo sono i tecnici dell’assessorato competente, che questo pomeriggio in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, hanno illustrato la relazione sulla clausola valutativa della legge regionale 11/2004 “Sviluppo regionale della società dell’informazione”.

“La definizione delle linee guida dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, e la scelta delle singole progettualità che confluiscono nei programmi operativi annuali, è un passaggio cruciale dell’attuazione della politica, perché da tale scelta derivano i servizi digitali messi in rete, dai quali derivano gli effetti benefici al territorio”, si legge nella relazione. “Fra due anni, la prossima relazione in risposta alla clausola valutativa potrà quindi fornire informazioni per riflettere sui servizi realizzati, beneficiari raggiunti e sui risultati ottenuti”.

Nel documento viene data risposta punto per punto alle domande della clausola valutativa, dal livello di sviluppo della “Società dell’informazione” fino alle centrali di acquisto telematiche, per quanto riguarda la programmazione in esame, in vigore fino al 31 dicembre 2014. “Per la pubblica amministrazione il digitale può essere utilizzato per integrare, ottimizzare e velocizzare le procedure, per garantire omogeneità di servizi e di opportunità, condividendo servizi smart- prosegue la relazione-. Per le Pa il digitale diventa anche uno dei fattori dell’attrattività territoriale. Per le imprese significa inserire il digitale a tutta la filiera, non solo nella vendita ma anche nella produzione e nella logistica, a supporto della competitività. Per i cittadini il digitale è strumento per una formazione permanente, per una partecipazione attiva alla vita sociale attraverso il mantenimento e la valorizzazione del proprio capitale intellettuale e per creare, sviluppare, gestire comunità”.

Tra i consiglieri è intervenuto Andrea Bertani (M5s): “A lasciarci dubbiosi sul lavoro di Lepida sono le piattaforme a servizio dei vari enti: LepidaTV non è più utile, ad esempio, e bisogna quindi capire se e quanto queste piattaforme vengono utilizzate”. Il consigliere ha poi chiesto chiarimenti sul funzionamento del servizio di autenticazione Federa attivo sulle reti wi-fi delle pubbliche amministrazioni in Emilia-Romagna.

(jf) 

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