Il presidente Stefano Bonaccini, in qualità di presidente della Conferenza Stato Regioni, chiederà al Governo che agli emiliani colpiti dal terremoto del 2012 siano riservati i medesimi risarcimenti giustamente concessi ai terremotati del Centro Italia. La richiesta è di Alan Fabbri (Ln) che ha segnalato che il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri l’11 ottobre 2016, prevede tra gli interventi di sostegno per le zone del Centro Italia colpite dal terremoto il 24 agosto scorso, contributi per risarcire al 100% le abitazioni non principali (seconde case) ubicate nelle aree “interne al sisma” e al 50% quelle site al di fuori dei centri storici e dei borghi caratteristici.
Il consigliere ricorda che in Emilia dopo il terremoto del 2012, “le seconde case sono state finanziate solo al 50% a condizione di ospitare all’interno un terremotato sfollato dalla propria abitazione”.
“Nella stragrande maggioranza dei casi- spiega il capogruppo del Carroccio- i costi delle abitazioni non principali sono ricaduti per intero sui cittadini terremotati, frenando anche la ripresa economica e la ricostruzione dei borghi e dei centri storici, in quanto molti residenti si sono trovati nell’impossibilità di accendere un mutuo per ricostruire le seconde abitazioni”.
Fabbri domanda quindi alla Giunta come si giustifichi questa disparità di trattamento tra le misure stanziate per l’Emilia e quelle per il Centro Italia.
(Antonella Celletti)