Scuola giovani e cultura

TERREMOTO. GIBERTONI (M5S): NO DEMOLIZIONE SCUOLA TASSONI A PIUMAZZO CASTELFRANCO EMILIA (MO). COSTI: PROGETTO SECONDO LA LEGGE, UN OBBLIGO GARANTIRE SICUREZZA

TERREMOTO. GIBERTONI (M5S): NO DEMOLIZIONE SCUOLA TASSONI A PIUMAZZO CASTELFRANCO EMILIA (MO). COSTI: PROGETTO SECONDO LA LEGGE, UN OBBLIGO GARANTIRE SICUREZZA

La demolizione della scuola primaria A.Tassoni di Piumazzo, nel comune modenese di Castelfranco Emilia, non è in discussione. Per motivi di sicurezza, l’edificio verrà abbattuto e ricostruito nello stesso posto, secondo il progetto presentato dal Comune, con un intervento del costo complessivo di 3.373.500 euro (di cui 2.073.500 con fondi del Commissario sul piano delle Opere pubbliche). È quanto ha chiarito in Assemblea legislativa Palma Costi, assessore alle Attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma, in risposta ad una interrogazione presentata per il question time da Giulia Gibertoni (M5s) che aveva sollevato dubbi sulla decisione e chiesto alla Giunta regionale di “rivedere le proprie determinazioni”, disponendo piuttosto un restauro dell’immobile e la sua messa in sicurezza e adeguamento anti-sismico. Richiesta motivata dalla consigleira perchè – ha sottolineato – “nonostante non sia stato dichiarato di interesse storico dal ministero dei Beni artistici e culturali, quell’edificio ha un indubbio, alto valore come opera architettonica”. L’esponente del Movimento 5 stelle ha poi giudicato “particolarmente grave” il fatto che l’appalto sia stato assegnato ad una cooperativa edile “che gli addetti ai lavori sapevano in cattive acque”. Cooperativa che è attualmente in “concordato preventivo, procedura che non avrebbe consentito, se vigente al momento, l’aggiudicazione dell’appalto”.

Sulla demolizione, Costi ha ribadito che si tratta di una “decisione condivisa, che rientra pienamente nei criteri di legge”. L’edificio, in perizia, – ha precisato – era stato valutato in categoria di danno E1 dal tecnico progettista, perizia “che peraltro conferma la classificazione E della scheda Aedes originaria e che è stata inoltre validata dal Servizio Geologico e dei Suoli di questa Amministrazione”. Si tratta, ha proseguito l’assessore, di un bene non vincolato e che a giudizio della Sovrintendenza “non presenta caratteri storici artistici di pregio”. L’obiettivo primario della ricostruzione post terremoto è quello di garantire al patrimonio scolastico la massima sicurezza sismica, ha concluso Costi, assicurando “attenzione per il rispetto degli impegni presi e per un rapido ritorno in una scuola sicura, con classe energetica A e con maggiori confort”. Lo stesso per quanto riguarda l’azienda che si è aggiudicata i lavori e il relativo processo di ristrutturazione aziendale: “Vigileremo certamente e saremo pronti ad intervenire sia in caso di rinuncia che di decadenza dei requisiti formali”.

“Ho l’impressione che ci sia stato un pressapochismo grave”, ha replicato Gibertoni, contestando il fatto che nella schede Aedes predisposta dalla Regione e firmata da tre tecnici qualificati, l’edificio non presenterebbe “un quadro fessurativo tale da giustificare la demolizione e anzi vengono proposte alcune metodologie per il suo completo recupero”. La stessa Sovrintendenza nel definire la scuola di “nessun pregio” avrebbe “fatto propria” la relazione storico architettonica predisposta dal Comune, salvo dimenticarsene in una lettera successiva. In questo modo, stigmatizza la consigliera, “saranno spesi soldi della ricostruzione per un’opera che non andrebbe demolita mentre i terremotati veri aspettano ancora”.

(is)

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