La Regione spieghi come aiutare le persone colpite dall’alluvione che non sono in grado di anticipare le spese, a fronte di un successivo rimborso, per ripristinare le proprie abitazioni principali.
Lo chiede alla giunta, il capogruppo Marco Mastacchi (Rete civica) in un’interrogazione firmata anche dal consigliere dello stesso gruppo Simone Pelloni. Il capogruppo, inoltre, vuole sapere se la giunta “non ritenga opportuno utilizzare la restante parte delle donazioni a favore delle popolazioni alluvionate, per la copertura delle spese di quei cittadini” che non riescono ad anticipare le spese per i lavori. Il sostegno previsto, ricorda Mastacchi, “consiste in un primo contributo a titolo di acconto di 3.000 euro, per arrivare fino a 5.000 euro come saldo successivo” come indica l’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile, la quale ha prorogato a marzo 2024 il termine ultimo per la presentazione della domanda di saldo del contributo per l’immediato sostegno. Il consigliere rileva, però, che “molti cittadini segnalano che vista l’entità dei danni subiti non sono in grado né di anticipare e né di indebitarsi con le banche, per sostenere le spese per rendere agibili e nuovamente utilizzabili i propri immobili, chiedendo solo in un secondo momento il rimborso delle spese”.
La metà delle somme donate dai cittadini emiliano-romagnoli è stata destinata “a misure a diretto sostegno delle popolazioni colpite con contributi per l’acquisto di veicoli in sostituzione di quelli distrutti”.
(Gianfranco Salvatori)