Ambiente e territorio

Sviluppo sostenibile: 110 milioni dalla Ue per riqualificare città e aree interne

Lo stato dei progetti presentato dal sottosegretario Baruffi in commissione Politiche economiche. Comunità digitali, ciclabili, riqualificazioni energetiche e utilizzo di spazi all’aperto i progetti più gettonati in regione

Lo stato delle Atuss (Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile) è stato illustrato dal sottosegretario alla presidenza della giunta, Davide Baruffi, in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini. Baruffi ha spiegato come dalla Ue ci siano circa 110 milioni di euro in fondi europei (32 già assegnati) per rendere le città più verdi e digitali. E in commissione sono stati elencati i progetti attivi nelle province e nei territori. La terribile alluvione che si è abbattuta sulla Romagna, però, potrebbe rendere più flessibili i progetti e allungare i tempi, con le proroghe, di presentazione.

Rontini ha affermato che “dopo aver già aggiornato il programma Fse c’era l’impegno ad approfondire anche questo aspetto. Io vengo dalla provincia di Ravenna che ha visto una possibilità di sviluppo, grazie a risorse significative e alla possibilità di confrontarci con i Comuni capoluogo. Importante è la flessibilità e la possibilità di dare più tempi lunghi, per fare scelte opportune, soprattutto per i territori che oggi vivono l’emergenza dovuta all’alluvione”.

Baruffi ha ricordato che il Documento strategico regionale (Dsr) 2021-2027 sviluppa “l’Europa più vicina ai cittadini” e “prevede strategie territoriali: quella per le aree urbane e quella per le aree interne e montane. Il Dsr individua 4 macroaree e abbiamo voluto dare risposte a progetti che valorizzavano le vocazioni territori, rilanciando le attività. Le Atuss comprendono le città capoluogo, le Unioni di Comuni più avanzate e i Comuni con oltre 50mila abitanti (oggi sono 14), la montagna e le aree interne”. Attualmente abbiamo definire selezione nei due programmi, costruito linee generali di indirizzo (da sottoporre agli ambiti territoriali), aperta la negoziazione con ogni territorio, verifica su strategie e progetti e approvazione in giunta. Ora si andrà alla sottoscrizione degli Iti (Investimento territoriale integrato). Anche per le Stami (arre montane e interne) siamo alla presentazione dei territori di strategie e progetti, ed è stato dato un tempo più lungo, fino a 14 luglio. Per i territori colpiti dall’alluvione si valuterà la fattibilità dell’obiettivo e una eventuale proroga”.

LE RISORSE Il totale delle risorse, per le aree urbane, ammonta a 109,3 milioni di euro. L’integrazione dei fondi nazionali per le Stami vede un ulteriore stanziamento di 36,2 milioni. I fondi dei programmi regionali coesione Fesr Fes e Fsc  sono di 55 milioni, per un totale di 91,4. Investimenti Pnrr attratti: le Atuss catturano 3,2 miliardi e le Stami 585 milioni di euro.

I PROGETTI PER TERRITORIO. Si lavora alle comunità digitali, e la Regione è orientata alla trasformazione digitale. I progetti, ha spiegato la giunta, riguardano soprattutto ciclabili, riqualificazioni energetiche e utilizzo di spazi all’aperto.

PIACENZA: investimento di 10,5 milioni (di cui 8,4 di contributo) per laboratori aperti, energie rinnovabili in Comune, biblioteche, biblioteca Passerini Landi, hub di comunità e riqualificazione del centro interculturale.

PARMA: scuole, Parco dei vetrai, laboratori aperti. Risorse di 12,4 milioni e investimento di 17.

REGGIO EMILIA: potenziamento del parco di Campo Volo, cittadinanza digitale, partecipazione, Parco innovazione Tecnopolo e musei di Tutti per tutti, reggia di Rivalta, attività di inclusione per percorsi educativi. Investimenti di 17,5 investimenti, contributo di 8,4.

MODENA: Citizen science, corridoio ecologico, ex ospedale Estense, ex stazione piccola. Investimenti per 20 milioni, contributo di 13,9.

TERRE D’ARGINE: nuovo laboratorio, edificio Taverna, ciclabili, inclusione e opportunità per ragazzi. Nove milioni di investe e 6 milioni di contributi.

BOLOGNA: laboratori aperti, citizen science, cineteca e patrimonio audiovisivo, completamento museo del basket, welfare comunità, inclusione. Contributo di 3 milioni e investimento di 4 milioni.

CIRCONDARIO IMOLESE: nuovo laboratorio, ciclabili, scuola primaria, parco urbano Castelguelfo, riqualificazione casa eventi all’autodromo, piscina comunale, riqualificazione del centro di Mordano, riqualificazione della chiesa del Carmine, inclusione disabili, tracciato storico in Alta valle del Santerno. Contributo di 6,4 milioni, investimento di 9,8.

FERRARA: transizione sostenibile, patrimonio storico e monumentale (Mura), laboratorio aperto, efficientamento energetico dei Bagni ducali e museo Storia naturale, ciclopedonale, riqualificazione green di piazza Gobetti e piazza Travaglio, spazi per musica, animazione in luoghi fisici. Contributo di 8,4 milioni, investimento di 11.

RAVENNA: ciclopedonale sulla ciclovia di Classe, Pineta di Classe, struttura sportiva, riqualificazione energetica e di piazza Fosso Ghiaia, supporto educativo estivo.

ROMAGNA FAENTINA: laboratori aperti, illuminazione pubblica, efficientemente energetico e ampliamento del polo culturale della biblioteca comunale, restauro dell’ex convento dei Servi di Maria, centro storico di Castelbolognese, contrasto a marginalità.

UNIONE BASSA ROMAGNA: laboratori apertI, qualità urbana, rete ciclabili. Contributo di 6,4 milioni, investimento 8 milioni.

FORLI‘: labo aperti, ciclabili, area polivalente per associazioni e sport, valorizzazione sala polivalente Casa della legalità, intervento museo San Domenico, imprenditoria giovanile, servizi educativi extrascolastici. Contributo 8,4, investimento 13,6.

CESENA: laboratorio aperto, ciclopedonale, Cesena sportiva (piscina), riqualifica centro monte castello a Mercato Saraceno, sport comune Frassina, attività formativi dentro e fuori scuola. Contributo 8 milioni, investimento 13,2.

RIMINI: eco verde e blu, lago aperto, parco del mare, infrastrutture verdi, bancone del porto, sicurezza di capannone da pesca, messa sicurezza scalo porto canale, blue lab di innovazione sociale. Contributo 8,4 milioni, investimento 10,5.

Le Prossime tappe prevedono la sottoscrizione di convenzioni, la coprogettazione con i territori per la strategia di comunicazione condivisa, il monitoraggio e la valutazione, la creazione di valore pubblico. “A breve, si terrà un incontro con i vertici amministrativi e politici dei centri alluvionati per fare il punto. Ad esempio, molte ciclabili oggi non esistono più, cancellate dall’alluvione. Per le Stami, invece, stiamo censendo la frane e le strade interrotte”.

Il consigliere Michele Facci (Lega) ha ipotizzato “che ciò che è accaduto diventi un riferimento per ogni progetto futuro della Regione, soprattutto per le opere nelle aree con criticità idrauliche. Prima si mette in sicurezza il territorio, poi si effettuano interventi come quelli sulle ciclabili. Spostare ordine delle priorità. Inoltre, merita una riflessione il modo in cui si devono affrontare le direttive della Ue su alluvione e acque. Ciò che oggi la Regione sta mettendo in campo deve essere rivisitato”.

Secondo il consigliere Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa) “la procedura negoziata consente il coinvolgimento dei territori. Il risultato è positivo e risponde alle loro esigenze. Infine, l’ammissibilità delle Unioni dei Comuni avanzate ci fa essere più solidali sul territori. Le capacità tecniche messe in campo dalle Unioni di comuni sono uno snodo centrale”.

COSA SONO GLI ATUSS. La Giunta regionale, nell’ambito della programmazione dei Fondi europei 2021-2027, ha previsto il finanziamento di strategie territoriali integrate per il raggiungimento degli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con il coinvolgimento diretto degli Enti locali e delle comunità. Alle strategie rivolte alle città e ai sistemi urbani intermedi ha dato il nome di A.T.U.S.S. (Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile), “nella consapevolezza che solo un approccio multisettoriale e una programmazione condivisa con le comunità locali può raggiungere obiettivi così ambiziosi di transizione ecologica e trasformazione digitale”.

(Gianfranco Salvatori)

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