“Consentire la caccia al cinghiale per 4 mesi consecutivi così come autorizzato dalle modifiche alla legge nazionale”.
A sollecitare la giunta regionale in tal senso è Stefano Bargi (Lega), il quale si chiede “per quali ragioni la Regione abbia approvato il calendario venatorio 2024-2025 prima di recepire le modifiche alla legge nazionale sulla caccia”.
Il consigliere, in particolare, richiama le recenti modifiche alla legge nazionale sulla caccia (legge 157/1992) “che permettono alle regioni di autorizzare la caccia al cinghiale per 4 mesi consecutivamente, (dal 1 ottobre al 31 gennaio) anziché 3 mesi come in precedenza”.
A fronte di un pronto recepimento da parte di Toscana, Abruzzo e Lombardia (con quest’ultima regione che autorizza la caccia di selezione a ungulati, cinghiale e galliformi anche con terreno coperto dalla neve) prima dell’emanazione del proprio calendario venatorio, Bargi chiede quindi all’esecutivo regionale “come intenda attivarsi per consentire lo svolgimento della caccia al cinghiale per 4 mesi consecutivamente, così come autorizzato dalle modifiche alla legge nazionale” e se, sul modello intrapreso dalla regione Lombardia, “intenda consentire la caccia di selezione agli ungulati e ai cinghiali anche con terreno coperto in tutto o per la maggior parte di neve”.
(Luca Boccaletti)