La Giunta risolva quanto prima i problemi dell’acqua a Castel Maggiore, nel bolognese, che provocano “un gravissimo disservizio e notevoli disagi per i cittadini”. Lo chiede in un’interrogazione di consigliere Marco Lisei (Fratelli d’Italia).
Da un anno e mezzo, i cittadini di Castel Maggiore segnalano “gravi disservizi di Hera relativi all’erogazione dell’acqua ad alcuni condomini” in via Pablo Neruda. La causa, scrive Lisei, sarebbe da ricercare nella riduzione della pressione dell’acqua, passata da 6 bar a 5 bar e poi a 4, da parte di Hera divisione Acqua. Una riduzione che non permette all’acqua di raggiungere i piani più alti. A giugno, continua il consigliere, Hera ha comunicato agli amministratori di condominio che dai primi di luglio avrebbe adeguato l’acquedotto del comune che comportano “la variazione di pressione al punto di consegna della rete idrica che verrà ridotta a circa 3,5 Bar”.
Una situazione che “non farà altro che aggravare il disagio delle famiglie”. Più volte cittadini e amministratori hanno contatto Hera sentendosi però rispondere “di non aver riscontrato alcuna irregolarità e che Hera, secondo la normativa vigente, può abbassare la pressione se lo ritiene necessario”. Hera, afferma Lisei, avrebbe detto di ridurre la pressione per limitare gli interventi per i guasti alle tubature e consigliato ai cittadini di comprarsi un’autoclave.
Il capogruppo di Fdi ritiene “inammissibile che Hera, al fine di ottenere un considerevole risparmio sui costi di manutenzione delle tubature, scarichi spese così ingenti sugli utenti non garantendo una sufficiente erogazione d’acqua e un’adeguata qualità dei servizi a tutti i cittadini”, addossando la responsabilità ai cittadini per “i problemi che non riesce a risolvere”.
(Gianfranco Salvatori)