Fare chiarezza sul progetto per la realizzazione di un nuovo complesso residenziale nell’area ex Sapaba, a sud di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna.
A chiederlo è Marco Mastacchi (Rete Civica) che ricorda come “il progetto del nuovo complesso residenziale, approvato nel 2019, si estende su un‘area di circa 209.000 metri quadri e prevede la realizzazione di 30 edifici fino a 6 piani in continuità con il paesaggio fluviale e comporterà un aumento considerevole di abitanti e di aree cementificate, con problemi di impatto sulla viabilità in una zona già congestionata, nonché un aumento dell’inquinamento dell’aria. Il complesso va a ricadere su un terrazzo idrologicamente connesso al fiume Reno, in sinistra idraulica, zonizzato tra l’altro nel Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PSAI) come fascia di ‘pertinenza fluviale’ e in parte in ‘area ad alta probabilità di inondazione’ con una piccola porzione in ‘alveo attivo’ e come area soggetta al ‘controllo degli apporti d’acqua’”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se, in merito alla variante al piano particolareggiato dell’area 9 ex Sapaba siano stati effettuati studi e quale sia l’esito sugli effetti a valle della costruzione dell’argine, data la compressione e la velocità dello scorrimento dell’acqua del fiume, venendo a mancare una cassa di espansione naturale del fiume come l’area in oggetto, e se, viste le esondazioni avvenute negli anni ’60/’70, sia stato svolto uno studio e quale sia l’esito rispetto all’effetto delle costruzioni sul lato sinistro del fiume Reno nonché quali siano le quote altimetriche di sicurezza per proteggere i futuri insediamenti abitativi”.
Mastacchi chiede inoltre “se il rimodellamento tramite abbattimento degli argini temporanei e il tombamento dell’invaso esistente, nell’area di alveo attivo (art. 15 del Piano stralcio dell’assetto idrogeologico) attraversata dal rio Bolsenda e dal rio Gamberi, non pregiudichi la sicurezza della porzione destinata all’urbanizzazione, data la forzatura artificiale che si realizza”.
(Luca Molinari)