Ambiente e territorio

Bologna, Sassone (FdI): “Mettere in sicurezza il corso del torrente Ravone”

Presentata un’interrogazione per sollecitare interventi nel tratto che risulta ancora danneggiato dagli eventi alluvionali del 2023 e 2024

Intervenire lungo il corso del torrente Ravone, in particolare nella zona di via Ravone a Bologna, per realizzare i lavori di messa in sicurezza. Francesco Sassone (Fratelli d’Italia) interroga la Giunta regionale per sapere quanti interventi siano stati programmati, quanti siano stati già eseguiti e quanti siano in fase di esecuzione nonché quali siano le relative tempistiche.

“Il torrente Ravone – ha ricordato Sassone – nasce sulle prime pendici delle colline di Bologna e parte del percorso si snoda sotto le strade di un quartiere densamente popolato intersecando strade importanti per il trasporto pubblico e privato come, ad esempio, via Saragozza, via Andrea Costa, via Sabotino, via Saffi. Nel corso degli eventi alluvionali del 2023 e 2024, le esondazioni del torrente Ravone hanno causato ingenti danni e lo stesso corso del torrente è stato alterato causando smottamenti e frane nelle zone in cui scorre nell’alveo naturale”.

“Mi risulta da numerose segnalazioni – ha proseguito il consigliere – che ci siano ancora tratti del torrente ostruiti da detriti risalenti alle alluvioni del 2024. Molti residenti e condomini che si trovano nelle vicinanze del corso d’acqua si sono rivolti a studi tecnici privati per eseguire verifiche nelle aree di loro competenza e avrebbero segnalato le problematiche agli uffici competenti, come, ad esempio, l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, l’Arpae Emilia Romagna, oltre all’ufficio tecnico del Comune di Bologna. In molti casi, sarebbero stati richiesti sopralluoghi di tecnici delle agenzie responsabili della manutenzione e della realizzazione delle opere di messa in sicurezza del corso del torrente Ravone e dei suoi affluenti al fine di verificare lo stato degli smottamenti e della pulizia dell’alveo stesso”.

Da qui l’atto ispettivo col quale si chiede inoltre “quante siano state le richieste dei cittadini per sopralluoghi nelle aree colpite da smottamenti e frane”.

(Lucia Paci)

Ambiente e territorio