La biodiversità negli acquitrini del cesenate è a rischio? Secondo la consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde) non è da escludersi. Nella provincia di Forlì Cesena, infatti, sono stati censiti 787 appostamenti classificati ‘da terra ferma’, ma di questi 787 almeno 30 sarebbero invece da ‘superficie umida’”. Le conseguenze? “Diverse restrizioni sulle munizioni con piombo, sulla distanza di tiro che sulla terraferma è di 150 metri da postazione a postazione mentre sull’umido di 300”, spiega la consigliera in commissione Politiche economiche (presieduta da Manuela Rontini), in un ambiente che nella stagione umida gli uccelli migratori e non, oltre ad altre specie, utilizzano per riprodursi. Ma non è solo la situazione nelle aree di nidificazione a preoccupare la consigliera: sotto accusa passa anche la gestione dei valichi montani, attraverso i quali le specie volatili del territorio passano durante le migrazioni per raggiungere i luoghi di riproduzione. Su 21 noti alle associazioni e agli ambientalisti, “la Provincia competente ne avrebbe riconosciuto solo uno, il passo della Calla; mentre ve ne sarebbero almeno altri 20 con le caratteristiche adatte, a cui però la Provincia non ha conferito lo status”, lamenta Zamboni. Quindi i fucili dei cacciatori possono così attendere in queste aree sotto i mille metri dalla zona di passaggio delle prede. Bisognerebbe effettuare sopralluoghi, che l’Ispra ha richiesto alle autorità provinciali competenti. La risposta però, è stata che potranno esservi “solo se vi sarà sufficiente personale da impiegare”. Per questo la consigliera chiede alla Giunta di indagare e impegnarsi, rivedendo magari la regolazione dei valichi montani ma sopratutto sulle munizioni al piombo. L’assessore per le politiche agricole, la caccia e la pesca Alessio Mammi è intervenuto precisando: “Le funzioni in merito di regolamentazione della caccia, anche per quanto riguarda gli appostamenti, spettano alle Province, che quindi secondo le disposizioni la Provincia di Forlì Cesena ha giustamente applicato, nonostante da febbraio 2016 la disciplina sia passata in capo alla Regione”, tuttavia ha rassicurato “in attesa che la Regione stabilisca nuove discipline uniche effettueremo ulteriori controlli sul territorio, per verificare che le concessioni vengano rilasciate nel rispetto della fauna locale. La provincia ne ha già revocato 15, ma terremo conto di questo grido d’allarme”. “
17 Novembre 2020
Territorio Cesena. Zamboni (Europa Verde): “La Regione accerti che si rispettino le regole per salvaguardare l’ecosistema”
Le nidificazioni sarebbero messe a rischio da concessioni di terreno per gli appostamenti, la Giunta: “Intervenuti con la revoca di 15 concessioni, prossimamente nuovi controlli”
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17 Novembre 2020