Fare chiarezza sui bandi del Pnrr abbassando le soglie di accesso per ridurre il numero dei fondi residui.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “a conclusione della procedura di selezione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale ha ricompreso alcune rettifiche finali dei contributi concedibili agli ammessi, portando le risorse impegnate a 27.454.562,56 euro a fronte di 28.765.741,18 euro disponibili e il residuo disponibile al termine della procedura di selezione ammontava quindi a 1.311.178,62 euro: a seguito di 19 rinunce da parte di altrettanti beneficiari, il residuo è stato incrementato di 2.561.013,41 euro, pertanto l’ammontare complessivo delle risorse residue risulta, ad oggi, 3.872.192,03 euro”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale se sia confermato, ad oggi, l’ammontare complessivo delle risorse residue relative all’avviso pubblico in premessa, pari a 3.872.192,03 euro e se intenda integrare l’elenco dei progetti non ammessi per punteggio al di sotto della soglia minima, esplicitando il punteggio attribuito al singolo progetto e il contributo a fondo perduto teoricamente concedibile nel caso che quest’ultimo avesse raggiunto la soglia minima stabilita dalle regole dell’Avviso Pubblico in premessa.
Evangelisti chiede inoltre se la giunta ritenga opportuno limitare l’ammontare complessivo delle risorse residue ammettendo a finanziamento anche parte dei progetti corretti sotto il profilo formale, pur non raggiungendo la soglia minima di punteggio e ritenga utile incrementare i beni interessati dalla procedura di selezione ipotizzando l’effettiva accettazione da parte dei nuovi beneficiari.
Evangelisti chiede inoltre alla giunta di accogliere la proposta di abbassare la soglia di ammissione eventualmente anche in step successivi che definiscano le “priorità di recupero” in base al merito definito dal punteggio.
(Luca Molinari)
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