Più controlli sull’uso di alloggi popolari per fini turisti o per affitti brevi.
A chiederlo è Fratelli d’Italia con un’interrogazione a firma Marta Evangelisti (prima firmataria) e Francesco Sassone in cui si ricorda come “sul Corriere Romagna del 19 agosto 2025 è riportata la notizia di un utilizzo improprio di alloggi popolari e di immobili privi di CIN (Codice Identificativo Nazionale) nella città di Rimini che vengono destinati all’accoglienza di turisti in violazione delle norme in materia di edilizia residenziale pubblica e di regolamentazione degli affitti brevi. Il Comune di Rimini ha avviato un’attività di accertamento con incrocio delle banche dati, rilevando già numerose situazioni ‘anomale’ e dando mandato alla Polizia Locale di procedere a verifiche mirate su circa 40 appartamenti. Questo fenomeno, se confermato anche in altre città, rischia di sottrarre abitazioni a famiglie e lavoratori in difficoltà, alterando il mercato degli affitti e determinando un danno sociale, economico e fiscale, con evasione di tributi e indebita percezione di agevolazioni e benefici pubblici”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta se non ritenga necessario rafforzare i controlli sistematici sugli alloggi Erp e sugli affitti brevi, anche attraverso la collaborazione con la Polizia Locale e con le altre istituzioni competenti e se siano già stati effettuati controlli analoghi a quelli avviati dal Comune di Rimini, al fine di verificare eventuali utilizzi impropri di alloggi popolari o privi del codice Cin destinati a turisti.
FdI, infine, invita la Regione “ad avviare un incrocio delle banche dati (anagrafe ERP, Agenzia delle Entrate, Tributi locali, piattaforme di locazioni brevi) per individuare situazioni anomale” e vuole sapere “quante siano state a oggi le verifiche eseguite e se siano già emerse irregolarità o abusi”.
(Luca Molinari)



