Ambiente e territorio

Discussione generale sulla Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna

Unanimità di valutazioni per la discussione generale sul Piano. La ZLS è una grande occasione per l’economia regionale, ma si deve dare una risposta alle zone emiliane legate ai porti liguri

Porto di Ravenna

Una grande opportunità di sviluppo per la nostra Regione. Così viene unanimemente giudicato il Piano della Zona Logistica Semplificata (Zls) dell’Emilia-Romagna oggetto di discussione generale dopo la presentazione dell’Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini avvenuta nel mese di novembre e dopo un’udienza conoscitiva estremamente partecipata con gli stakeholder tenutasi all’inizio del mese.

Il relatore di maggioranza Gianni Bessi (Pd), nell’affrontare la discussione generale nell’odierna seduta della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro, ha lodato il lavoro svolto dall’Assessorato testimoniato appunto “dalla richiesta avanzata al governo su quei territori extraregionali legati ad una determinata ZLS”.

Il relatore di minoranza Fabio Rainieri (Lega) ha sottolineato “la necessità di dare risposte chiare alle zone occidentali emiliane collegate al mar Tirreno attraverso i porti della Liguria, ringraziando l’azione svolta dall’assessore Corsini per coinvolgere il governo, dal quale, ora, si attende risposta”. Inoltre, ha chiesto “un maggiore sforzo di comunicazione per le zone doganali intercluse e per le risorse che la Regione Emilia-Romagna vuole investire, magari per pretendere eguali investimenti anche da parte della Regione Liguria per le ZLS di competenza”.

Anche Matteo Daffadà (Pd) ha rimarcato l’azione svolta dalla Giunta regionale per le aree di retroporto poste in altre zone regionali, auspicando che anche altre Regioni seguano l’esempio dell’Emilia-Romagna e pongano la questione all’attenzione del governo.

In conclusione, l’intervento di Silvia Zamboni (Europa Verde) che ha lodato l’intero Piano “per il collegamento delle zone logistiche regionali con il porto di Ravenna su ferro, quindi senza alcun consumo di territorio e senza ulteriori impatti negativi per il territorio”.

Foto Caliandro

(Luca Boccaletti)

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