Ambiente e territorio

Lega: chiarezza su rapporto tra Pnrr e Unioni di Comuni

“Il Piano di Riordino Territoriale (PRT) è l’atto principale con il quale la Regione definisce criteri ed obiettivi per incentivare le gestioni associate di funzioni comunali: a tal fine eroga contributi annuali, attraverso bandi ad hoc, mettendo in campo risorse regionali nonché statali”

“Quante sono le risorse regionali e statali, per l’annualità 2023, destinate alle attività amministrativo-contabili relative al PNRR per ciascuna Unione? Come vengono destinate e se i criteri per l’assegnazione di dette risorse seguono i medesimi iter previsti per i fondi regionali, specificando pertanto quelli diversi utilizzati? Quante sono le risorse per i fondi PNRR già oggetto di assegnazione nelle precedenti due annualità?”.

A chiedere chiarezza sul rapporto tra Pnrr e Unioni di Comuni è un’interrogazione della Lega a firma Maura Catellani (prima firmataria) e Massimiliano Pompignoli.

“Il Piano di Riordino Territoriale (PRT) è l’atto principale con il quale la Regione definisce criteri ed obiettivi per incentivare Unioni e Fusioni di Comuni: al contempo, proprio al fine di promuovere le gestioni associate di funzioni comunali, eroga contributi annuali, attraverso bandi ad hoc, mettendo in campo risorse regionali nonché statali”, spiegano i leghisti che ricordano come “nel 2021 veniva approvato
l’ultimo Piano di Riordino Territoriale (PRT 2021-2023) cui seguivano, nei successivi due anni, ulteriori delibere per lo stanziamento delle risorse sopra evidenziate; e nel 2023 la Giunta regionale ha ritenuto di dover aggiornare il PRT 2021-2023 oggetto di delibera del 2021 e, al contempo, prorogare i termini per la presentazione delle domande per la concessione di contributi”.

I due leghisti sottolineano che “nella delibera vengono perseguite “rilevanti attività amministrativo-contabili relative al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al fine di utilizzare al meglio le risorse regionali e nazionali allo scopo stanziate  e nello stesso documento si legge successivamente che “tali processi di rafforzamento organizzativo necessitano di un iter strutturato per un effettivo consolidamento degli assetti amministrativo-contabili, finalizzati al miglior esercizio delle funzioni in forma associata””.

Da qui la richiesta si chiarezza nel rapporto tra Pnrr e Unioni di Comuni.

(Luca Molinari)

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