C’è la volontà di istituire un sub-ambito della Vallata del Santerno al Nuovo Circondario Imolese, in provincia di Bologna? Ci sono stati contatti con i sindaci del territorio, soprattutto in seguito a dichiarazioni riportate sulla stampa che, ad una prima lettura, non sembrerebbero del tutto concordanti?
Sono le domande che il consigliere Daniele Marchetti (Lega) rivolge alla Giunta con una interrogazione. Secondo il consigliere, “l’istituzione di un sub-ambito della Vallata del Santerno, interno al Nuovo Circondario Imolese, pur non essendo la soluzione a tutte le problematiche causate dall’allontanamento dei servizi e degli uffici un tempo garantiti dall’ex Comunità montana, rappresenterebbe comunque un buon primo passo”.
Marchetti ricorda che sulla stampa (il Resto del Carlino Imola) erano apparse dichiarazioni differenti. Il sindaco di Castel del Rio aveva dichiarato di aver indicato con alcuni sindaci la strada di un sub-ambito di Vallata. I primi cittadini di Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice, invece, avevano detto che, all’interno del Piano strategico del Circondario, “nessun altro sindaco ha caldeggiato la strada del sub-ambito e nessuno di noi l’ha mai esclusa”.
Nel Piano di riordino territoriale, si definisce il consolidamento delle Unioni meno strutturate. “Il Nuovo Circondario Imolese (NCI), pur non essendo una vera e propria Unione di Comuni, viene parificato a questi soggetti istituzionali” scrive il consigliere. Marchetti sottolinea che questa visione non si coniuga “con le necessità emerse nei comuni della Vallata del Santerno di riavvicinare i servizi al territorio, in quanto accentramento e decentramento non possono coesistere”. Anche l’assessore Calvano, conclude il consigliere, ha affermato pubblicamente che la strada da valutare è quella dei sub-ambiti.
(Gianfranco Salvatori)