La commissione Territorio, ambiente e mobilità ha approvato la variante cartografica al Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr), proposte dalla variante specifica al Piano Strutturale del Comune di Formigine (Modena).
La variante, compresa nella componente paesaggistica del Ptcp della Provincia, riguarda la riperimetrazione di un’area di interesse storico-archeologico, a seguito delle valutazioni espresse dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dopo indagini svolte nel complesso archeologico di Casinalbo, frazione del Comune di Formigine. La Regione aveva già espresso parere favorevole.
La giunta ha spiegato che le motivazioni sono state condivise e c’è stato un parere positivo su sostenibilità ambientale e territoriale. Il Comune poi provvederà alla creazione di un futuro parco archeologico, per valorizzare la necropoli venuta alla luce negli anni.
Il complesso archeologico di Casinalbo – si legge nella delibera – risulta interessato dallo sviluppo della necropoli di età del bronzo della Terramara di Casinalbo ed è stato oggetto di indagini archeologiche di scavo effettuate tra 1994 e 2015 dal Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena su aree di proprietà privata, in cui sono state documentate, oltre alle strutture della necropoli terramaricola, anche tracce di frequentazione riferibili ad età del ferro (una sepoltura di epoca etrusca), ad epoca romana (buche di scarico con frammenti laterizi) e ad epoca medievale rinascimentale (opere di canalizzazione). Infine, dalla Relazione di VALSAT e dalla relazione illustrativa del Psc vigente e del Ptcp 2009, “si rileva che la variante in esame non comporta effetti significativi e peggiorativi sugli obiettivi di tutela dei siti archeologici”.
Secondo la Lega “era un intervento atteso da anni in un’area che necessita di riqualificazione e che risponde al fabbisogno abitativo (85 appartamenti più commerciale) che apre, però, il tema della viabilità.
Anche per Europa Verde la viabilità andrà affrontata, ma con questa decisione “si mette in cassaforte territorio di pregio naturalistico e conservativo”.
(Gianfranco Salvatori)
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