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Territorio Modena. Lega: aiutare i comuni colpiti dal nubifragio dei giorni scorsi

I consiglieri Simone Pelloni e Stefano Barghi chiedono che l’amministrazione regionale provveda a dare risposta ai problemi emersi sul territorio

Cosa pensa di fare la Regione per aiutare i comuni dell’Appennino modenese colpiti dai nubifragi dei giorni scorsi? A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, sono i consiglieri della Lega Simone Pelloni e Stefano Bargi. Nei giorni scorsi le forti piogge hanno messo in ginocchio la Valle del Pelago, nell’Appennino modenese, provocando ingenti danni materiali alla zona e alle frazioni circostanti”, scrivono i due leghisti, che ricordano come “le criticità maggiori abbiano riguardato il tratto di collegamento tra i comuni di Fiumalbo (che a causa della piena dei torrenti ha rischiato di finire sott’acqua) e di Pievepelago, con il temporale che ha generato devastazioni anche a Fanano, dove è stato distrutto il laghetto per la pesca sportiva ‘Lido’ in località Due Ponti e a Prignano dove è esondato un canale”. Pelloni e Bargi ricordano come “solo pochi giorni fa, la Regione ha comunicato di aver approvato un pacchetto di 13,5 milioni di aiuti per il dissesto idrogeologico, da aggiungere alle risorse già previste dai bandi per la prevenzione dei danni da frane all’agricoltura e ai giovani imprenditori per il premio di primo insediamento e per i contributi agli investimenti effettuati per lo sviluppo delle loro aziende agricole”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “quali urgenti iniziative intenda intraprendere per aiutare i Comuni dell’Appennino modenese nel ripristino della viabilità e nella riparazione dei danni causati dalle forte piogge dei giorni scorsi, anche in previsione dell’apertura della stagione estiva e dell’afflusso turistico; se siano previsti interventi strutturali per la pulizia dell’alveo dei fiumi al fine di evitare continue situazioni di emergenza, in considerazione del fatto che l’Emilia-Romagna è la regione in Italia con la più elevata criticità idrogeologica per il rischio di frane e alluvioni”. Inoltre, i due esponenti del Carroccio chiedono alla Giunta “se intenda rivedere i regolamenti regionali che impediscono il taglio degli alberi e delle piante ad alto fusto nei pressi di fiumi e torrenti, così da evitare il ripetersi dei danni provocati da tali situazioni emergenziali”. “

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