“Quali lavori sono stati svolti dalle ditte finite sotto inchiesta? I lavori sono stati svolti a regola d’arte? Ci saranno controlli sulla qualità degli interventi data l’importanza delle opere idrauliche realizzate?”.
Sono le richieste alla giunta presentate dal consigliere Emiliano Occhi (Lega) dopo l’inchiesta sui vertici di Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) che ha portato alla sospensione cautelare del direttore, indagato dalla procura di Parma insieme con alcuni imprenditori per presunti episodi di corruzione.
Occhi ricorda che Aipo è “la stazione appaltante delle opere decise dall’Autorità di bacino e gestisce interventi di rilevante entità, quali ad esempio lavori di sicurezza idraulica, manutenzione di arginature del Po e dei suoi affluenti, sfalci del verde, etc, e gestisce anche il monitoraggio delle imbarcazioni che si spostano sul Grande fiume”.
Di particolare importanza sono gli appalti, assegnati da Aipo dopo bando di gara. In questo caso, però, conclude Occhi chiedendo spiegazioni alla Regione, “il bando di gara riguarda anche alcuni lavori che si sono svolti in diversi territori. Fra gli indagati, infatti, ci sono anche imprese del settore dell’edilizia”. E i lavori sono fondamentali perché “sono legati anche a problemi di rischio idraulico che necessitano di tutta l’attenzione possibile”.
L’interrogazione è stata firmata anche dai consiglieri Michele Facci, Simone Pelloni, Massimiliano Pompignoli, Stefano Bargi e Gabriele Delmonte.
(Gianfranco Salvatori)