L’Assemblea legislativa ha approvato il progetto di legge che integra le funzioni di Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) con quelle relative alle infrastrutture per la mobilità ciclistica. Il pdl – che ha anche modificato la legge regionale 42/2001 che istituisce Aipo – è servito per ratificare l’intesa fra le Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto. La legge è stata approvata con 40 voti favorevoli su 41 votanti (uno contrario, Giulia Gibertoni del gruppo Misto).
Il sistema nazionale delle ciclovie turistiche riconosciute a livello nazionale ne comprende tre che attraversano l’Emilia-Romagna. La Ciclovia Vento (da Venezia a Torino, lunga 705 km, e che fa parte di rete europea) è quella che segue il corso del Po in modo diretto, mentre Sole (da Verona a Firenze) e l’Adriatica (da Chioggia al Gargano) toccano il bacino del fiume in maniera residuale. “Le nuove funzioni da attribuire ad Aipo- ha spiegato il relatore di maggioranza, Matteo Daffadà (Pd)-, che si aggiungono a quelle principali di controllo e manutenzione delle opere idrauliche e degli argini per garantire la navigazione fluviale, hanno reso necessario modificare i contenuti della legge regionale istitutiva di Aipo e dell’annesso accordo costitutivo per attualizzarla e rendere le attività dell’Agenzia compatibili con le esigenze di realizzazione delle infrastrutture per la ciclabilità oggetto di programmazione nazionale. E questo, in considerazione delle sue funzioni di salvaguardia degli argini, per permettere di disporre dei finanziamenti nazionali previsti”. I percorsi ciclabili, ha sottolineato Daffadà, favoriscono un turismo ‘lento’, mettendo a disposizione destinazioni ricche di storia, cultura, natura ed enogastronomia.
Secondo il capogruppo della Lega, Matteo Rancan, “questo progetto di legge può aiutare la regione – soprattutto la ciclovia Vento – e va nella direzione della difesa dei territori per fare il loro bene e anche quello di sportivi e turisti”.
L’assessore all’Ambiente, Irene Priolo, ha affermato di “aver apprezzato le parole di Rancan, con cui c’è stato un confronto sulla realizzazione dell’anello della ciclovia Vento che unisce Piacenza a Cremona. C’è molto interesse su questa ciclovia che, in futuro, potrà valorizzare il turismo sostenibile. Siamo in attesa dei finanziamenti dal Pnrr e di un decreto ministeriale. Quando avremo chiara l’entità della cifra, discuteremo nel merito dei 114 km del lotto della ciclovia Vento e studieremo come connetterlo al sistema regionale”.
(Gianfranco Salvatori)