Vincenzo Paldino (Civici) con una risoluzione, sottoscritta anche da Alice Parma (Pd) e Francesca Lucchi (Pd), impegna la Regione a considerare l’opportunità di introdurre misure idonee, in sinergia con gli Enti locali e mediante un Tavolo regionale dedicato, per favorire la riqualificazione delle colonie attraverso l’adozione di strumenti normativi e finanziari più efficaci, tenendo conto della valenza strategica che tale riqualificazione potrebbe assumere per i territori interessati.
Il consigliere nella risoluzione cita una recente ricerca condotta dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna che ha aggiornato i dati del censimento degli anni Ottanta per valutare la situazione attuale delle colonie romagnole: “Rispetto agli anni Ottanta, delle circa 250 colonie censite, attualmente solo una minima parte continua ad avere la stessa funzione. Ad oggi, 22 colonie sono ancora in attività, 77 edifici hanno altre destinazioni d’uso, 67 ex colonie sono in abbandono e 50 edifici sono stati demoliti. La Regione Emilia-Romagna – spiega il consigliere – nel corso degli ultimi anni, ha messo in campo un quadro di azioni normative, finanziarie e progettuali per la rigenerazione delle colonie estive, con un’attenzione particolare alla conservazione storica, alla valorizzazione turistica e sociale e al coinvolgimento coordinato delle istituzioni locali, ma il percorso è ancora in evoluzione e richiede ulteriori risorse e strumenti per completare la riqualificazione di questi importanti patrimoni”.
Paldino sottolinea come la riqualificazione delle ex colonie marine può assumere un ruolo strategico per il rilancio del settore turistico-imprenditoriale regionale “per diverse ragioni: rappresentano un patrimonio architettonico e sociale di grande valore, la loro riqualificazione può incentivare investimenti pubblici e privati e permette di contrastare il degrado e l’abbandono di edifici storici, tutelando il paesaggio costiero e promuovendo uno sviluppo turistico sostenibile – per questo, impegna la Giunta – ad attivarsi per reperire, mappare e monitorare, in sinergia con le istituzioni competenti, i dati relativi al censimento delle colonie in Riviera romagnola e a introdurre misure idonee per favorirne la riqualificazione”.
(Giorgia Tisselli)



