Prevedere misure aggiuntive per potenziare gli interventi di contenimento dei cinghiali, in particolare nella provincia di Parma. A chiederlo con un’interrogazione è Priamo Bocchi (FdI).
“Negli ultimi anni si è registrato un costante incremento della popolazione di cinghiali in Emilia-Romagna. Nella provincia di Parma si sono susseguite segnalazioni di avvistamenti anche in prossimità e all’interno dei centri abitati e diversi agricoltori del territorio lamentano gravi danni alle colture e ai terreni agricoli”, spiega l’esponente di Fratelli d’Italia.
Il consigliere sottolinea che, oltre ai danni diretti alle coltivazioni, la proliferazione incontrollata dei cinghiali comporta un aggravio dei costi per la gestione e il controllo della fauna selvatica e richiede un impegno crescente di risorse pubbliche, inoltre “aumenta il rischio di diffusione di malattie infettive, in particolare della peste suina africana, malattia virale altamente contagiosa e letale per i suini domestici e selvatici, che potrebbe avere effetti devastanti sull’intera filiera agroalimentare regionale”.
Pertanto, Bocchi chiede alla Giunta di prevedere “misure aggiuntive, anche di natura straordinaria, per potenziare gli interventi di contenimento, al fine di gestire la popolazione di cinghiali” e “quale sia l’ammontare delle richieste ed i relativi risarcimenti degli agricoltori per i danni causati dalla fauna selvatica in provincia di Parma e nelle altre province della Regione”.
(Giorgia Tisselli)



