Contenere l’estensione di aree interessate dal divieto dell’attività venatoria. Il consigliere della Lega, Tommaso Fiazza, chiede alla Regione di intervenire affinché il divieto di praticare la caccia non interessi una superficie sempre più ampia del territorio a causa dell’esecuzione dei lavori di rinaturalizzazione dell’Area del Po.
“Con una nota AlPo ha dato comunicazione alla Regione della sospensione delle Concessioni del demanio idrico per utilizzo venatorio su tutti i terreni che interesseranno le aree di cantiere e le piste di accesso nel periodo di esecuzione dei lavori idraulici e forestali di rinaturalizzazione dell’Area del Po, indicativamente previsti da aprile 2025 a giugno 2026. La medesima nota prevede che, durante la fase di cure colturali, per la durata complessiva di 5 anni successivi alla realizzazione dell’impianto forestale, che avverrà a partire da marzo 2026, la sospensione dell’attività venatorie potrà essere limitata nel periodo aprile-ottobre di ogni anno. L’area dell’intervento interessa principalmente l’Ambito territoriale di caccia (ATC) Parma 3”, spiega il consigliere.
Tommaso Fiazza sottolinea che le limitazioni imposte all’attività venatoria penalizzano fortemente i cacciatori e, pertanto, chiede alla giunta “se intenda attivarsi per cercare di contenere le aree interessate dal divieto dell’attività venatoria e se intenda prevedere forme di ristoro o indennizzo per gli ATC interessati e per i cacciatori iscritti”.
(Giorgia Tisselli)