Ambiente e territorio

Rainieri (Lega): preservare e valorizzare il Consorzio comunalie di Parma

Il consigliere leghista sottolinea l’importanza nel garantire la continuità d’esercizio delle tante attività espletate fino a poco tempo fa dal Consorzio

“Preservare il patrimonio relazionale, tecnico e professionale del Consorzio comunalie parmensi e la continuità di esercizio delle tante attività espletate fino a poco tempo fa da tale soggetto”.

A formulare l’auspicio nei confronti della giunta è Fabio Rainieri (Lega), il quale, con un atto ispettivo, ricorda che dallo scorso maggio “è in corso la procedura per la liquidazione giudiziale del Consorzio comunalie parmensi instaurata dal giudice fallimentare del
tribunale di Parma per passività complessive attestate intorno agli 1,1 milioni di euro e che ha, di fatto, interrotto l’attività dello stesso ente consortile”.

Sottolineando come le comunalie siano “domini collettivi i cui beni sono inalienabili e indivisibili e vengono goduti in forma collettiva come esercizio di usi civici dagli aventi diritto e cioè dai residenti dei territori frazionali in cui esse insistono”, Rainieri rammenta come questo soggetto sia nato nel lontano 1957 svolgendo un ruolo essenziale per lo sviluppo dei territori montani del Taro, del Ceno e dell’Enza.

“Il consorzio comunalie parmensi -continua il leghista- nel corso degli anni ha garantito opportunità di lavoro attuando progetti, molto spesso finanziati dalle istituzioni pubbliche, grazie ai quali è stata migliorata la viabilità, razionalizzata la silvicultura, ottimizzati boschi e pascoli, costruiti acquedotti, realizzato il recupero ambientale di cave abbandonate, sistemati alvei e sponde dei corsi d’acqua, realizzata una sentieristica attrezzata e promossa la valorizzazione turistica ed enogastronomica con particolare riferimento al riconoscimento dell’IGP per il Fungo di Borgotaro”.

Rimarcando come la liquidazione giudiziale del Consorzio significhi “la fine delle azioni a supporto delle attività private e financo delle amministrazioni pubbliche di quei territori”, Rainieri sollecita l’intervento dell’esecutivo regionale e invita a valutare “l’ipotesi di un nuovo ente che anche per mezzo dell’intervento pubblico, possa proseguire l’esercizio delle funzioni fino ad ora esercitate da tale soggetto e se intende partecipare alla ricerca di una soluzione che non faccia terminare il supporto strategico alle terre dell’appennino parmense fino ad oggi attuato dal Consorzio comunalie parmensi ed eventualmente divenire parte di un progetto che consenta di garantire la ripresa delle attività”.

(Luca Boccaletti)

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