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Territorio. Pelloni (Lega): usare piste da sci come “area di sfogo” turistica

Una risoluzione dell’esponente del Carroccio ricorda come, nonostante le norme restrittive causa Coronavirus, il periodo natalizio vedrà l’afflusso di più persone nelle località appenniniche

Usare le piste da sci chiuse per le norme antiCoronavirus come area di sfogo” per evitare assembramenti nelle aree appenniniche durante i giorni di festa. La proposta è contenuta in una risoluzione del consigliere Simone Pelloni (Lega), che ricorda come “le stazioni sciistiche, nonostante la chiusura degli impianti, vedranno probabilmente un afflusso turistico nei paesi durante le prossime vacanze di Natale”. Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “ad adoperarsi affinché i sindaci dei comuni ove sono ubicate le piste da sci possano disporre, in accordo con il gestore delle stesse, il libero transito sulle piste chiuse al pubblico per lo sci da discesa, qualora valutino che l’apertura di talune piste (oltre che per gli atleti di interesse nazionale come previsto dalle vigenti norme nazionali) possa costituire area di sfogo monitorata e controllata anche ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di sanità e di pubblica incolumità) per i frequentatori della montagna (sci alpinisti, ciaspole, pedoni, etc). In tal caso il gestore delle piste da sci, sempre in accordo con il Comune, o procede con la gestione diretta di tali piste oppure dismette temporaneamente le piste da sci a favore dell’Amministrazione comunale chiarendo bene che i frequentatori delle suddette piste da sci chiuse al pubblico per lo sci da discesa lo fanno a proprio rischio e pericolo”. “

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