Infrastrutture e trasporti

Territorio. “Rigenerazione urbana e responsabilità su infrastrutture parole chiave dell’autonomia”, con qualche distinguo

Piccinini (M5s): dopo Genova potestà anche su manutenzione “ordinaria” infrastrutture. Prodi (Misto-Mdp) e Taruffi: più attenzione a tutela paesaggio nelle procedure di “Via”. Iotti (Pd): “Organizzati e capaci in regione per gestire novità”

L’iter dell’autonomia regionale prosegue e se ne riparla anche in Commissione territorio ambiente e mobilità. L’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Raffaele Donini, dichiara che i grandi temi che verranno portati all’occhiello nel percorso di autonomia saranno la rigenerazione urbana e la responsabilità sulle infrastrutture strategiche del territorio. “Chiederemo di essere protagonisti per mettere in campo un piano di rigenerazione urbana delle nostre città e che le nostre infrastrutture strategiche possano avere l’iter autorizzativo regionale. Vogliamo essere responsabili del nostro patrimonio”, dichiara l’assessore che aggiunge che- come fatto dal Veneto- verrà anche richiesta disponibilità finanziaria per il trasporto pubblico locale e nuovo materiale rotabile.

L’assessore all’Ambiente, Paola Gazzolo, aggiunge che nel campo ambientale l’obiettivo è quello di rafforzare i poteri normativi e le funzioni programmatorie. Quindi, “ricondurre in capo alla Regione ciò che è rimasto frammentato e fa capo alle province” e validare il modello sul versante gestionale. In tema di protezione civile si potenzierà il sistema per lo svolgimento delle attività proprie e gli interventi urgenti verranno gestiti in modo responsabile ed autonomo per rispondere in modo più efficace alle reali esigenze del territorio.

“Mi auguro che questo non sia un testo blindato”, è la replica di Silvia Piccinini (M5s) che chiede in particolare che la Regione possa intervenire per “ponti, viadotti e strade” non solo in casi di manutenzione straordinaria ma anche “ordinaria” – considerando quello che è successo a Genova. La consigliera sollecita anche un intervento sulle bonifiche.

Dubbi anche da Silvia Prodi (Misto-Mdp), perplessa soprattutto per quanto riguarda i procedimenti di valutazione ambientale sulle opere che richiedono una valutazione statale “poiché si presuppone che le conseguenze abbiano ricadute statali”.  Ma la consigliera viene rassicurata sul fatto che “dal punto di vista operativo nella valutazione verranno coinvolti tutti i soggetti che hanno ricadute sul territorio”.

Anche Igor Taruffi (Sinistra italiana) chiede precisazioni sul tema di valutazione ambientale, soprattutto per quanto riguarda la tutela paesaggistica del territorio che non deve essere sottovalutata in nessun caso.

Per Massimo Iotti (Pd) il pacchetto di norme territorio e ambiente nel testo sull’autonomia è una proposta “molto significativa che va in una direzione utile”. E, per quanto riguarda le infrastrutture, è necessario puntare sul tema cardine della nostra regione: la “rigenerazione urbana” – elemento caratterizzante di tutti i futuri interventi che unificherà il pacchetto norme. “L’Emilia-Romagna non solo ha capacità e forza per andare incontro a queste tematiche- conclude il consigliere- ma anche un elemento di grande autonomia e auto-organizzazione”.

(Francesca Mezzadri)

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