Tutelare i capanni da pesca della Romagna. Il consigliere Tommaso Fiazza (Lega) con una risoluzione impegna la giunta ad attivarsi affinché i capanni da pesca possano ottenere la giusta tutela e la piena legittimazione in termini sia concessori sia di normativa edilizia.
“I capanni da pesca costituiscono da sempre un viaggio nel tempo, attraverso le tradizioni di pesca locali della Romagna, una sorta di eco-museo all’aperto per conoscere come si viveva una volta nelle zone umide della nostra Regione e, come tali, vengono valorizzati dal punto di vista turistico. I Comuni territorialmente interessati proprio in relazione alla valenza dei capanni da pesca hanno elaborato ed approvato appositi Piani Urbanistici di settore al fine di valorizzare e regolamentare la presenza delle suddette strutture. I capannisti con le loro forme associative si sono resi partecipi di collaborazioni a fini ambientali e turistici con le amministrazioni pubbliche, finalizzate al mantenimento e al miglioramento delle condizioni
ambientali e infrastrutturali delle zone umide e fluviali che ospitano i capanni”, spiega il consigliere.
Visto che altre regioni hanno già legiferato con l’intendimento di perseguire una puntuale tutela e valorizzazione del patrimonio storico culturale e ambientale rappresentato da analoghe strutture tradizionali di pesca, Fiazza impegna la giunta regionale “ad attivarsi affinché i Capanni da pesca, nella loro diversità, possano ottenere, quale elemento caratterizzante del paesaggio romagnolo, la giusta tutela, nonché, con essa, la piena legittimazione in termini sia concessori sia di normativa edilizia”.
(Giorgia Tisselli)
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