La Regione adotti misure concrete di esenzione o riduzione dell’Irap a favore degli enti del Terzo settore, dando seguito all’impegno assunto il 26 marzo 2025, in occasione della presentazione del Bilancio di previsione 2025-2027 della Regione Emilia-Romagna.
A chiederlo, con un’interrogazione alla giunta, sono i consiglieri di Rete civica Marco Mastacchi (primo firmatario) ed Elena Ugolini.
“A partire dal 2026, con la piena operatività del Titolo X del Codice del Terzo settore, entreranno in vigore nuovi criteri fiscali che ridefiniranno la natura commerciale o non commerciale degli enti, incidendo direttamente sul loro regime tributario – spiegano i consiglieri -. Tale ridefinizione comporterà, per molti enti del Terzo settore, il passaggio al regime ‘non commerciale’, con conseguente applicazione del metodo retributivo per il calcolo dell’IRAP, basato sul costo del lavoro impiegato che, a differenza del regime ordinario, non consente la deducibilità delle retribuzioni”.
Una situazione, secondo Mastacchi e Ugolini, che “rischia di generare un aggravio fiscale significativo per quegli enti che operano in settori strategici come la sanità, l’assistenza sociale e l’educazione, penalizzando realtà che svolgono funzioni di interesse pubblico”.
Nell’atto ispettivo si ricorda che il Codice del Terzo settore attribuisce alle Regioni e Province autonome la facoltà di prevedere esenzioni o riduzioni Irap per questi enti, “offrendo uno spazio concreto di intervento politico per correggere distorsioni e garantire equità fiscale”. Tuttavia, fanno notare i consiglieri, “la frammentazione normativa e fiscale tra le Regioni sta generando disparità territoriali ingiustificate, con enti che, a parità di funzione e missione, si trovano a operare in contesti fiscali profondamente diversi, in base alla sola collocazione geografica”. Alcune Regioni, infatti, come la Valle d’Aosta e la Sicilia, hanno già esteso l’esenzione Irap a tutti gli enti del Terzo settore, mentre altre hanno adottato misure parziali o limitate a specifiche categorie.
“La Regione Emilia-Romagna, il 26 marzo 2025, si è impegnata, in occasione della presentazione del Bilancio di previsione 2025-2027, a seguito dell’approvazione all’unanimità dell’atto di indirizzo presentato dalla consigliera Ugolini, ad avviare un confronto con il Governo per valutare la possibilità di rimuovere il vincolo che collega l’Irap e l’addizionale regionale IRPEF, nonché a verificare, di concerto con lo stesso Governo, la legittimità di una deroga a tale vincolo almeno per gli enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts)”, rilevano ancora Mastacchi e Ugolini. Da qui l’interrogazione alla giunta alla quale si chiedono azioni concrete per tutelare il ruolo sociale degli enti del Terzo settore e di garantire un trattamento fiscale equo e coerente con gli obiettivi della riforma.
(Brigida Miranda)



