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Collegamenti telefonici fuori uso in Valle Savio nel cesenate, Pompignoli (Ln): la giunta solleciti le compagnie

L’esponente del Carroccio mostra con foto il degrado delle infrastrutture, lamenta danni alle aziende e sottolinea come alcuni cittadini e titolari di attività abbiano già fatto denuncia

Massimiliano Pompignoli (Ln)

I disservizi telefonici nella Valle Savio e in particolare nelle frazioni cesenati di Ranchio e Linaro finiscono al centro di un’interrogazione del consigliere della Lega Nord Massimiliano Pompignoli. L’esponente del Carroccio sottolinea come “i collegamenti telefonici siano fuori uso o, nella migliore delle ipotesi, funzionino a singhiozzo, rendendo difficile se non impossibile la comunicazione tra i residenti e gli imprenditori della zona”.

Anche per questo il consigliere mostra alcune foto “da cui si evince la grave situazione in cui versa la vallata dal punto di vista delle infrastrutture telefoniche, con pali pericolanti invasi da sterpaglie, in alcuni casi sradicati dal terreno o oscurati dalla vegetazione e cavi pendenti ‘assicurati’ precariamente agli alberi”.

L’esponente leghista sottolinea come “siano settimane che i cittadini e i titolari di attività delle frazioni di Ranchio e Linaro denunciano, alle autorità competenti, i disagi arrecati dall’impossibilità di fare affidamento su una comunicazione telefonica lineare e funzionante e sarebbero state intraprese da parte di alcuni commercianti, azioni di denuncia indirizzate alle autorità di vigilanza per manifestare i disservizi e i danni provocati da questa situazione alle rispettive attività”.

Per questo Pompignoli interroga la giunta per sapere “se intenda attivarsi, con urgenza, nei confronti delle autorità competenti e dei gestori delle compagnie telefoniche, sollecitandoli per sanare una volta per tutte i gravi disservizi che da mesi affliggono le frazioni di Ranchio e Linaro e ripristinare il corretto utilizzo delle linee di comunicazione telefonica, quali azioni intenda adottare a supporto dei cittadini e imprenditori residenti che da mesi lamentano collegamenti ‘a singhiozzo’, danni alle attività e imprese e pericoli derivanti da infrastrutture fatiscenti e oscurate dalla vegetazione; se sia a conoscenza di denunce effettuate alle autorità competenti e se intenda sollecitare, a riguardo, anche i Comuni di Mercato Saraceno e Cesena e in che modo e -infine – se, a livello regionale, sia mai stata intrapresa una mappatura della rete di telefonia fissa e mobile nelle zone montane e più disagiate per valutare le possibili situazioni a rischio e le priorità di intervento”.

(Margherita Giacchi)

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