Infrastrutture e trasporti

Risoluzione Pd-Si-Lega in Aula: Prevedere copertura per cellulari anche nelle aree montane

D’accordo maggioranza e opposizione, ma dubbi di Fratelli d’Italia. Facci sottolinea che spesso c’è “una sperequazione delle nostre risorse”

Katia Tarasconi (Pd)

Garantire il buon funzionamento della telefonia mobile, specie nelle aree montane. A chiederlo, in Aula, è la consigliera del Partito democratico Katia Tarasconi, con una risoluzione firmata anche dagli altri dem Gian Luigi Molinari, Marcella Zappaterra, Alessandro Cardinali, Enrico Campedelli, Manuela Rontini, Barbara Lori, Roberto Poli, Antonio Mumolo, Luciana Serri, Stefano Caliandro, Mirco Bagnari, Lia Montalti, Giuseppe Boschini, Ottavia Soncini, dagli esponenti di Sinistra italiana Igor Taruffi e Yuri Torri, ma che ha ottenuto la firma anche dei consiglieri della Lega Matteo Rancan e Gabriele Delmonte. Il documento ha ottenuto il sì del Pd, Sinistra italiana, gruppo Misto e Lega. Astenuto, invece, Michele Facci di Fratelli d’Italia.

Proprio Facci ha mostrato delle perplessità, perché se “condivido la premessa, cioè quella di aiutare i territori disagiati, spesso non pensiamo alla sperequazione nella gestione delle nostre risorse”. Rancan, invece, ha spiegato che “è una risoluzione che condividiamo nel merito, sappiamo che c’è un problema di ricezione e dobbiamo portare a casa un risultato per il nostro territorio”. Gian Luigi Molinari ha sottolineato che “il traffico dati ormai è fondamentale per tutti, anche per i professionisti, e quindi serve un servizio dignitoso. La Regione su questo sta facendo prima di tutte le altre un tentativo di parziale copertura dopo aver raccolto le esigenze dei comuni, però se il problema non viene colto dalle compagnie, il problema si allarga a macchia d’olio”. Secondo Igor Taruffi (Si) “il servizio universale lo possiamo assicurare solo attraverso investimenti pubblici, dunque credo serva una riflessione perché il rischio è che chi spera nella liberalizzazione dei servizi pubblici, poi trova brutte sorprese”.

(Margherita Giacchi)

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