Infrastrutture e trasporti

Trasporti, Bertani (M5s): Amr Romagna penalizza i piccoli comuni. Donini: quote previste da statuto

La strada intrapresa, ha rimarcato il pentastellato, dimostra come le aggregazioni creino anche “diseconomie di scala. Per fortuna abbandonata l’idea di creare l’Agenzia unica regionale”

Andrea Bertani (m5s)
Andrea Bertani (M5s)

I piccoli Comuni sono stati penalizzati dalla creazione di un’unica Agenzia in Romagna per il trasporto pubblico urbano, la Amr, e il nuovo calcolo delle quote societarie basato sulle distanze chilometriche fa risparmiare i grandi centri a discapito di quelli minori, soprattutto montani. È Andrea Bertani, consigliere del Movimento 5 stelle, a rimarcarlo in Aula durante la discussione sull’interrogazione a risposta immediata presentata dallo stesso pentastellato per mettere sotto la lente d’ingrandimento la situazione scaturita lo scorso 7 marzo dall’assemblea dei soci dell’Agenzia mobilità Romagna. “I Comuni dell’alta Valle del Savio- ha spiegato Bertani in Aula- hanno visto più che decuplicati gli importi versati negli anni precedenti mentre Cesena, per fare un esempio, passa da un contributo di 2 milioni e 125 mila euro a meno di 2. Tutti i centri montani hanno visto aumentare la propria quota. L’aggregazione- sottolinea il 5 stelle- non doveva portare all’ottimizzazione del servizio? Quali sono i motivi che hanno portato all’aumento dei costi per i piccoli comuni?”.

Domande a cui ha risposto l’assessore Raffaele Donini spiegando come siano i maggiori costi per gli appalti, per gli affitti e la fine delle riserve contabili utilizzate nel 2017 ad aver aumentato le spese. “I conteggi effettuati- ha replicato Donini- sono contemplati dallo statuto dell’Agenzia e sono stati votati dall’Assemblea dei soci”.

Condizione che ha portato Bertani a riflettere sulle politiche di accentramento verso gestori unici: “L’esperienza, scaturita anche dal comparto rifiuti con Atersir, dice che oltre alle economie di scala, le aggregazioni portano con sé diseconomie di scala in cui a farne le spese sono i piccoli centri. Per nostra fortuna non si è proseguito sulla strada di un’unica agenzia regionale per il trasporto pubblico. Per quest’anno ci hanno messo una pezza i grandi centri ma per il futuro servono azioni concrete”.

(Andrea Perini)

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