Piergiovanni Alleva (AltraEr) con un’interrogazione presentata in Regione interviene in merito alla sicurezza della rete ferroviaria emiliano-romagnola, che, come ricorda il consigliere, è a binario unico per una lunghezza di 508 km (il 38,8%), di cui 364 km gestiti da Fer (Ferrovie Emilia-Romagna) e 144 km gestiti da Rfi (Rete ferroviaria italiana).
Su questi tratti, riporta il capogruppo di AltraEr, il sistema di controllo a telefonata è utilizzato per un tratto della Reggio Emilia-Ciano, mentre il sistema maggiormente diffuso è il comando centralizzato Acei (Apparato centrale elettrico a itinerari), che, però, “non è ritenuto essere il più sicuro”. Il sistema ritenuto più all’avanguardia invece, secondo il consigliere, risulta essere “il Scmt (Sistema controllo marcia treno), attraverso il quale è possibile ovviare all’errore umano facendo fermare il treno anche nel caso in cui il conducente ignori il segnale rosso; il Scmt è già in uso nella totalità della rete gestita da Rfi, mentre è in funzione solo in 4,8 km di quella gestita da Fer, peraltro la più utilizzata dai pendolari”.
Alleva, pertanto, chiede alla Giunta regionale “di provvedere alla messa in sicurezza del sistema ferroviario in tempi rapidi e certi mediante l’applicazione del sistema Scmt e di intervenire per verificare i carichi di lavoro dei dipendenti dei servizi ferroviari e la regolarità delle posizioni lavorative”.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, mozioni, progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Luca Govoni)