La giunta chiarisca quali misure urgenti intenda adottare per garantire la sicurezza dei passeggeri e del personale ferroviario, con particolare riferimento alla tratta Vignola-Casalecchio.
A chiederlo è la consigliera di Fratelli d’Italia Annalisa Arletti, con un’interpellanza sottoscritta anche dai colleghi Marta Evangelisti e Ferdinando Pulitanò.
“La tratta Vignola-Casalecchio – spiega Arletti – è una delle più piccole gestite da Fer, eppure ha un primato poco invidiabile: nel 2024 ha fatto riscontrare il maggior numero di episodi relativi a passeggeri intemperanti. Su 153 casi di comportamenti problematici, 27 si sono verificati su questa tratta, con una incidenza del 18%”. Arletti porta a esempio anche altre tratte problematiche, come la Reggio-Guastalla (24 episodi), la Parma Suzzara (21), la Bologna-Portomaggiore (17). La consigliera di FdI punta l’attenzione anche sul fenomeno delle baby gang “che utilizzano i trasporti come zona franca”.
Gli episodi che vedono protagonisti passeggeri intemperanti “includono atti di vandalismo, comportamenti molesti, anche risse e aggressioni e persino l’uso di spray urticanti all’interno delle carrozze, generando situazioni di insicurezza per gli utenti e il personale ferroviario”, precisa Arletti. “Alcune Regioni italiane hanno già adottato protocolli di collaborazione tra aziende di trasporto e Forze dell’Ordine per garantire maggiore sicurezza a bordo dei treni”, rilevano i consiglieri, che chiedono, fra l’altro, anche se sia stato avviato un confronto con l’azienda di trasporto “per studiare azioni mirate di prevenzione e contrasto del fenomeno” e “se si intenda valutare l’introduzione di personale addetto alla sicurezza a bordo dei treni o altre forme di sorveglianza attiva”.
L’assessora ai Trasporti, Irene Priolo, ha ribadito che su tali temi “l’attenzione è massima”. “Nei casi in cui si verifichino tali episodi – spiega -, compito del capotreno è quello di chiedere l’intervento della Polfer alla prima stazione utile: la presa in consegna dell’intemperante comporta una pausa dai 20 ai 30 minuti. La Regione, Trenitalia-Tper e Fer operano tutte, ognuna nell’ambito delle proprie competenze, per aumentare la sicurezza, anche percepita”. Priolo ha spiegato che “da anni la Regione, con una delibera del 2004, garantisce l’accesso gratuito ai mezzi di trasporto pubblico alle categorie delle Forze dell’Ordine”, evidenziando anche l’aumento della vigilanza armata, l’impiego sperimentale delle bodycam e lo sviluppo di una applicazione che consente agli appartenenti delle Forze dell’Ordine di segnalare la propria presenza a bordo, in modo che il capotreno ne venga subito a conoscenza.
Ringraziando l’assessora per la risposta, la consigliera Annalisa Arletti ha preso atto positivamente dell’impiego delle bodycam e di tutte le azioni che possano fungere da deterrente. “C’è un tema urgente legato alla sicurezza di chi viaggia – ha concluso -. Il problema legato alle baby gang non va sottovalutato: ricordo che il decreto Caivano ha in sé gli strumenti per agire nei confronti dei minori con più di 14 anni, prevedendo il Daspo anche per reati contro la persona e il patrimonio, per porto d’armi improprio e per minacce a pubblico ufficiale. Auspico che ci sia la volontà politica di usare questi strumenti, perché non possiamo permetterci di continuare ad assistere passivamente al degrado e al senso di insicurezza che attanaglia i cittadini”.
(Brigida Miranda)