Il Piano particolareggiato Bologna Città 30, adottato dal Comune, rischia di pregiudicare la qualità e l’efficienza del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla puntualità. E’ il tema oggetto di un’interrogazione presentata da Michele Facci (Lega) in commissione Territorio presieduta da Stefano Caliandro, che sollecita la giunta regionale a suggerire correttivi “per garantire e preservare il trasporto pubblico locale da un’impostazione del tutto superficiale e ideologica della materia della sicurezza stradale, quale quella oggi seguita dall’amministrazione comunale bolognese”.
“L’introduzione di un limite di velocità pressoché generalizzato ed indistinto, in tutta la città, di 30 chilometri orari -ha sottolineato il consigliere- rischia di essere eccessivamente penalizzante per il trasporto pubblico locale, oltre ovviamente che per quello privato, in quanto non permetterebbe il perseguimento di quei target di qualità, efficienza e puntualità del servizio, che gli stessi provvedimenti adottati dalla Regione hanno sempre indicato come obiettivi finali della propria attività amministrativa per il sostegno al Tpl”.
Ha risposto l’assessore ai Trasporti Andrea Corsini: “il piano in questione è stato approvato dal Comune di Bologna che ha competenza esclusiva sulla programmazione dei trasporti comunali. Quindi la risposta al consigliere Facci è frutto di informazioni fornite dal Comune di Bologna stesso: il Comune ha avviato studi e tavoli di lavoro come quello sul traporto pubblico locale che sono ancora in corso. Sono in corso verifiche per avere un trasporto pubblico competitivo per gli utenti e il servizio stesso”.
Nella replica Facci è stato netto: “La risposta di Corsini è molto tecnica, ma nei fatti conferma i nostri dubbi. Ripetiamo che le scelte di Lepore sono di natura ideologica e creeranno problemi alla città. Dalle parole di Corsini si capisce che la Regione è preoccupata e noi lo siamo con voi”.
(Luca Molinari)