Ambiente e territorio

People mover: respinta la petizione dei cittadini contro il rumore della navetta

La relazione del Comune: “Monitoreremo per due anni, ma il rumore è dovuto al traffico”. Pd e Lista Bonaccini: “Attendiamo i risultati del monitoraggio”. Critiche le opposizioni: “Progetto critico, relazione insufficiente, vanno date risposte ai cittadini”

E’ stata respinta la richiesta della petizione popolare che chiedeva iniziative per tutelare i cittadini, in due condomini in via Carracci, a Bologna, dal rumore del People mover. Il voto è stato espresso in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro. I consiglieri hanno votato una relazione del Comune che dava un parere negativo alla petizione. Contro la relazione si sono espresse le opposizioni (Lega, Fratelli d’Italia e Rete civica) mentre Emilia-Romagna Coraggiosa, Movimento 5 stelle ed Europa Verde si sono astenuti. Voto favorevole, invece, da parte di Partito democratico e Lista Bonaccini.

La relazione è stata illustrata dalla funzionaria dei Lavori pubblici del Comune di Bologna, la quale ha spiegato come avverrà il monitoraggio dell’inquinamento acustico per due anni. La funzionaria, poi, ha risposto anche ad alcune domande dei consiglieri.

Secondo Michele Facci (Lega) “l’opera è travagliata, e attualmente c’è un’inchiesta della procura per problemi legati alla staticità. A un mio esposto, la Giunta rispose che non erano stati effettuati correttamente i controlli. L’impatto acustico non va valutato con la normativa di riferimento, ma occorre guardare l’articolo 844 del Codice civile sulla “normale tollerabilità”. Va bene il monitoraggio, ma quando una petizione chiede di interessarsi e di adottare adeguate misure va colta in questo senso. L’infrastruttura  è vicino alle abitazioni, che vanno protette con opere di mitigazione. La relazione è insufficiente, non dà un puntuale quadro dello stato dell’arte e dimostra l’incapacità del Comune che dice di essere in attesa di risposte”.

Andrea Costa (Partito democratico) ha chiesto per quanto tempo durerà il monitoraggio e quale sarà l’intervallo di tempo entro cui il Comune sarà aggiornato.

L’ingegnere del Comune ha affermato che il condominio in via Carracci “verrà monitorato ancora, in quanto il piano di monitoraggio non è concluso. La norma non ci aiuta ad andare incontro alle richieste dei cittadini perché i livelli sono nei limiti”. E ugualmente in via Lazzaretto, dove un condominio, pur essendo nei limiti, segnala forti disagi. “Le prove con un velocità più bassa hanno dato risposte positive. Il concessionario presentò una proposta che non venne accettata da Comune e Arpae. In media, il monitoraggio sarà in due anni, un paio di volte, ma noi lo faremo ogni sei mesi. Un monitoraggio che va fatto con mezzi in funzione” ha concluso l’ingegnere.

Nadia Rossi (Pd) ha detto che “occorre rispondere ai cittadini che lamentano il rumore. Guardando anche le valutazioni del 2019, a regime parziale e totale, gli indicatori segnalano il rispetto delle norme e solo in tre casi ci sono stati superamenti. In via Carracci, afferma la relazione, il rumore prevalente proviene dal traffico. Comunque, aspettiamo il termine del monitoraggio”.

Anche Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) auspica “che il monitoraggio possa dare garanzie ai cittadini”.

Critico Igor Taruffi (ER Coraggiosa) che ha definito il People mover “un’avventura non tra le più felici della storia delle infrastrutture bolognesi. Più volte abbiamo espresso perplessità e ci siamo confrontati con il comitato dei cittadini. Il monitoraggio deve continuare, ma la risposta che oggi diamo alle richieste dei cittadini è ‘vedremo nei prossimi mesi i risultati’. Per questo il voto è di astensione”.

Perplessa anche Silvia Zamboni (Europa Verde) per cui “quest’opera è problematica fin dalla progettazione. La relazione dice che “non è responsabilità del People mover il superamento dei limiti acustici, ma del traffico”. Allora agiamo anche sul traffico. Ci sono interventi mitigatori, ma si è ancora a livello di proposta. Attendiamo che il gestore faccia gli interventi”.

Infine, Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) parla di “un’opera critica sotto tanti punti di vista, e questo lo diciamo da anni. Se i cittadini segnalano il rumore, vuol dire che percepiscono un problema. Rispetto alle richieste della petizione, la relazione non soddisfa in quanto è troppo ‘assolutoria’. Si potrebbe fare di più e in tempi più brevi. Va bene il monitoraggio, ma i cittadini si aspettano soluzioni”.

Per Marco Mastacchi (Rete civica) “occorre entrare nel merito delle richieste dei cittadini. La relazione dice che ci sono alcuni sforamenti, ma bisogna andare avanti e rispondere subito”.

Marco Lisei (Fratelli d’Italia) ha esordito affermando che “l’opera si è dimostrata disastrosa. Mi sembra che Comune e Regione se ne rendano conto e stiano correndo ai ripari. L’impatto acustico non dovrebbe esistere: non serve il monitoraggio per stabilire che un mezzo che passa a 10 metri dalle finestre fa rumore. Le opere di mitigazione servono a prescindere. Il monitoraggio è carta straccia, in quanto è stato fatto quando non circolavano i mezzi, oppure non era efficiente. Il grido dei cittadini va accolto”.

(Gianfranco Salvatori)

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