Fare chiarezza sul piano di Tper relativamente alla prospettiva di incorporare Seta spa e di creare un’unica holding del trasporto pubblico locale.
È quanto chiedono, con una interrogazione alla giunta, i consiglieri di Fratelli d’Italia Annalisa Arletti e Ferdinando Pulitanò. Nell’atto ispettivo si chiede anche, “nel caso di creazione di una holding, se verranno mantenute le sedi territoriali, in particolare a Modena, considerata la sua specificità rispetto a Reggio Emilia e Piacenza” e “come la Regione intenda tutelare i dipendenti di Seta, garantendo condizioni contrattuali omogenee e continuità occupazionale”.
“La Regione ha già compiuto il primo decisivo passo – ricordano i consiglieri – approvando, con una delibera del 12 febbraio 2024, il Protocollo di intesa per la costituzione del gruppo industriale del trasporto pubblico locale, vale a dire un’azienda unica che ingloba Tper (Bologna e Ferrara), Seta (Modena, Reggio e Piacenza) e Start (Romagna). La soluzione scelta è quella che prevede la scissione mediante scorporo e la conseguente fusione: una centralizzazione che porta quindi il vertice gestionale su Bologna per l’intera regione, ad esclusione di Parma”.
Arletti e Pulitanò, nell’evidenziare “l’instabilità economica di Seta”, si soffermano anche sulle “preoccupazioni sollevate dai sindacati e dai lavoratori, relative al rischio che la fusione si traduca in una mera operazione finanziaria, senza un’effettiva integrazione operativa fra i territori: se così fosse, si rischierebbe di mantenere una molteplicità di aziende, con differenze nella qualità del servizio e nelle condizioni contrattuali dei dipendenti”.
Da qui l’interrogazione per chiedere alla giunta di fare chiarezza anche sui tempi di indizione delle gare pubbliche per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico “superando il modello attuale basato su proroghe”. Infine, si chiede alla giunta se intenda “uniformare il trattamento contrattuale del personale, eliminando la disparità creata nel 2012 con la nascita di Seta e livellando le condizioni verso l’alto per tutti i lavoratori”.
(Brigida Miranda)