Una linea ferroviaria particolarmente importante quella che collega Bologna con Portomaggiore nel basso ferrarese. Con oltre 6mila passeggeri mediamente trasportati ogni giorno, la tratta risulta essere “la più importante linea gestita dalle Ferrovie Emilia-Romagna”. Proprio in virtù della sua importanza, sono stati diversi, gli interventi che hanno interessato la linea: nel 2019 si è registrata una prima chiusura per il ripristino della massicciata erosa dalla rottura degli argini del torrente Idice, a cui poi fecero seguito altri interventi di consolidamento e ammodernamento.
Marco Fabbri (Pd), con un’interrogazione firmata anche dalla collega Marcella Zappaterra, ripercorre la recente storia della tratta e ricorda i recenti lavori disposti da Fer con chiusura della tratta dall’11 luglio all’11 settembre di quest’anno. “Da notizie apprese dalla stampa locale e da numerose segnalazioni giunte da amministratori locali e cittadini -specifica ancora il consigliere democratico-, dal 12 settembre, giorno della riapertura della linea ferroviaria, vengono segnalati numerosi disagi e disservizi infrastrutturali che causano continui ritardi e soppressioni di treni e che, di fatto, stanno portando gli utenti ad utilizzare mezzi di trasporto alternativi rispetto a quello pubblico”.
In seguito alla situazione registrata con ritardi “con punte fino a 52 minuti” e con un indice globale di affidabilità per la linea che “sembra al di sotto degli standard minimi di qualità del servizio, sul piano della regolarità e affidabilità, tenuto conto delle soppressioni effettuate su tale tratto ferroviario e dei tempi di ritardo in relazione al servizio programmato”, Fabbri chiede alla giunta regionale “quali sono le misure che si intendono adottare perché vengano superati i disagi e disservizi segnalati sulla linea ferroviaria regionale Bologna-Portomaggiore, anche in considerazione dei cospicui investimenti fatti e previsti”.
(Luca Boccaletti)